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Rifiuti, le famiglie pagano meno

Sconti del 14% sulle tariffe rifiuti per i privati.  FOFO DONOVAN CISCATO
Sconti del 14% sulle tariffe rifiuti per i privati. FOFO DONOVAN CISCATO
Sconti del 14% sulle tariffe rifiuti per i privati.  FOFO DONOVAN CISCATO
Sconti del 14% sulle tariffe rifiuti per i privati. FOFO DONOVAN CISCATO

Con l'anno nuovo prende vita il sistema di tariffazione puntuale della tassa sui rifiuti (Tari), con cui le abitazioni pagheranno anche in base a quanto rifiuto secco conferiranno nell'arco dell'anno, nell'ottica del “chi più produce, più paga”. Altra novità importante riguarda gli stessi importi che cittadini e aziende saranno chiamati a sborsare: i primi infatti vedranno un calo medio del 14%, all'opposto le seconde dovranno fare i conti con un aumento della stessa portata. «Fin dall'inizio – spiega l'assessore al bilancio Giancarlo Stefenello - il nostro obiettivo è stato quello di lavorare per migliorare la situazione ambientale con le sue molteplici sfaccettature, compresa la riduzione della produzione di rifiuti. Per poter fare dei ragionamenti concreti servivano dati certi, quindi nel 2017 abbiamo avviato un percorso di monitoraggio effettivo su quantità e qualità di rifiuti prodotti nel nostro territorio. Prima il sistema si basava su dati presunti, che però si sono rivelati scorretti». In passato infatti si riteneva che circa il 70% dell'immondizia fosse prodotta dalle utenze domestiche e solo il 30% da quelle non domestiche (fabbriche, negozi, bar, studi professionali e altri). I rilievi invece hanno dimostrato che la distribuzione si attesta intorno al 50% per ciascuno. Pertanto è stata necessaria una rimodulazione del tributo, visto che per anni di fatto le utenze aziendali, che in città sono 2185, hanno pagato meno di quanto spettasse. A loro toccherà quindi un aumento lineare del 14%, mentre per le abitazioni (17 mila 700 utenze) ci sarà un calo medio del 14% (significa che alcuni pagheranno meno, ma qualcuno pagherà leggermente di più). Inoltre per le utenze domestiche, oltre alla quota fissa calcolata sulla base della superficie dell'immobile e sul numero di abitanti, subentra la nuova quota variabile, basata sugli svuotamenti effettivi del secco. Le eccedenze sugli svuotamenti medi compresi in tariffa (dai 14 ai 28 in base al numero di residenti) costeranno 2,80 euro ciascuno e verranno addebitati nella rata dell'anno successivo. L'altra parte variabile riguarda invece la frazione umida: chi possiede la chiave per il bidone stradale paga la quota, chi invece utilizza il composter domestico ne è esonerato. Nel suo insieme il gettito della Tari vale circa 4 milioni di euro, suddivisi in 2 milioni 584 mila a carico delle utenze domestiche e 1 milione 435 mila per quelle non domestiche. La tassa andrà pagata sempre in due rate, a giugno e dicembre. «La parte di rifiuto indifferenziato destinato all'incenerimento – conclude Stefenello - a Schio si è ridotta di circa un terzo, quindi il costo del servizio è rimasto praticamente invariato. Se tutti i Comuni si impegnassero allo stesso modo per raggiungere il famoso 76% di differenziata fissato dalla Regione, si potrebbe ridurre la potenza dell'inceneritore di circa un terzo, soddisfacendo comunque il bisogni provinciali. Schio oggi è al 73%». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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