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Ricompare la Pro loco per aiutare chi ha idee

La presentazione della nuova Pro loco di SchioL’aula consiliare alla presentazione.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
La presentazione della nuova Pro loco di SchioL’aula consiliare alla presentazione. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
La presentazione della nuova Pro loco di SchioL’aula consiliare alla presentazione.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
La presentazione della nuova Pro loco di SchioL’aula consiliare alla presentazione. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO

Rinasce la Pro loco a Schio. Dopo un trentennio di silenzio, il 12 dicembre 2018 è stato sottoscritto l’atto costitutivo e il 3 aprile ci sarà la prima assemblea dei soci. Presidente pro tempore è Mauro Zattara, consigliere comunale di maggioranza, e fra i fondatori ci sono numerosi appartenenti al movimento “Noi cittadini” anche se, come hanno assicurato ieri mattina a palazzo Garbin, la politica resterà fuori dalla porta, che è aperta a tutti i volonterosi A tenere a battesimo la neonata associazione è stato il presidente provinciale Unpli, Bortolo Carlotto, accompagnato nell’occasione da Umberto Bianconi, presidente del Consorzio Val Leogra. «Un punto di arrivo importante anche per noi - ha detto Carlotto. - Ora manca solo Santorso. Siamo un movimento con 15 mila iscritti nel vicentino e ben sette consorzi. I bilanci sono trasparenti, muoviamo 5 milioni di euro. Lavoriamo in sintonia con gli enti locali. Siamo tutti volontari, non riceviamo compensi. E puntiamo a valorizzare il territorio». Bianconi, nell’augurare un “in bocca al lupo” ha ricordato come si parlasse di Pro loco a Schio sin dal 2014. «Ora ci siamo». Come ha spiegato Zattara, «ci siamo costituiti in comitato ancora un anno fa e l’ìdea era quella di creare qualcosa che desse una mano alle tante associazioni scledensi. Un collante che aiuti a promuovere la città e il suo patrimonio turistico e culturale. Daremo una mano a ridurre i costi di gestione degli eventi. Pro loco significa “a favore del luogo”. E questo vogliamo essere». La Pro Schio non ha per ora una sede, se non quella dell’abitazione del presidente. Ma dopo l’assemblea la troverà di certo. Il sindaco Valter Orsi ha assicurato che non ci sono conflitti d’interesse con il ruolo di consigliere comunale svolto dal presidente: «È un’associazione privata aperta a tutti». L’obiettivo dichiarato è quello di abbattere la burocrazia e aiutare chi vuol fare qualcosa in città, ma servirà la bacchetta magica. La Pro Schio esisteva sino agli anni ’80 ma problemi di gestione la portarono allo scioglimento quando assessore alla cultura, e vicesindaco, era Antonio Cassuti, che ne decretò di fatto la fine assorbendo in seno all’ente comunale alcuni compiti essenziali di coordinamento delle attività. Ora si ritorna al passato. «Come Unpli ci siamo incontrati con prefetto e vigili del fuoco - ha spiegato Carlotto. - L’obiettivo sarebbe quello di arrivare ad un regolamento per garantire la massima sicurezza a chi organizza un evento». Intanto si è già capito cosa potrebbe cambiare, di fatto: l’organizzazione del prossimo Carnevale, anzichè essere concordata con i consigli di quartiere, passerà in mano alla Pro loco, come accade nella vicina Malo, dove l’associazione (di cui Bianconi è stato guida)detiene la titolarità della manifestazione e i marchi ma dove però è stato costituito un comitato per superare gli ostacoli fra il Carnevale lo garantisce, i carristi, e chi lo promuove. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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