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Relazione con l’allieva Il prof patteggia 2 anni

Docente a scuola, scena tratta da un film
Docente a scuola, scena tratta da un film
Docente a scuola, scena tratta da un film
Docente a scuola, scena tratta da un film

Il professore Francesco Di Luccio vuole patteggiare per la relazione affettiva vietata con l’allieva, seppur lei fosse consenziente, perché non aveva ancora compiuto 16 anni. Ha ammesso al giudice le sue responsabilità, manifestando un pentimento sincero che è stato apprezzato, perché consapevole che prima ancora della legge lo vietava la deontologia professionale. I suoi avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera di Padova hanno depositato l’istanza concordata col sostituto procuratore Maria Elena Pinna per una pena definitiva attorno ai 2 anni di reclusione per “gli atti sessuali con minorenne”. Per beneficiare dello sconto di un terzo della pena, l’insegnante ha già risarcito la studentessa, tutelata dall’avvocato Silvia De Biasi, versandole attorno ai 20 mila euro. Inoltre, gli sarà applicata la misura interdittiva della sospensione dall’insegnamento. Egli si trova tuttora agli arresti domiciliari a casa sua a Torrebelvicino. Il 5 luglio si chiuderà in tempi giudiziari celeri l’angosciante inchiesta, per le numerose persone coinvolte, iniziata a febbraio. Quando gli investigatori appresero che il docente di scienze naturali dell’istituto Martini di Schio si era fatto travolgere dalla passione, allacciando un rapporto con la studentessa di 15 anni. La trasgressione di lì a quattro mesi gli costerà il carcere, allorché la guardia di finanza su ordine del gip Barbara Maria Trenti lo arresta e lo accompagna al San Pio X. È sul finire dell’autunno quando Di Luccio, 46 anni, apprezzato professore che è sempre stato empatico con gli alunni, scivola dal piano platonico verso quello inclinato e assai insidioso dei sensi, senza che la razionalità gli inibisca di stoppare la storia d’amore impossibile. L’insegnante crede di gestire il rapporto con discrezione, ma quando la quindicenne lo confida a un’amica, quest’ultima ne parla allibita con i genitori. È così che entra in campo la guardia di finanza di Schio. Viene informato il colonnello Sciaraffa, comandante provinciale, che relaziona il procuratore Antonino Cappelleri e l’aggiunto Orietta Canova, che incaricano la collega Maria Elena Pinna di coordinare le indagini. I finanzieri pedinano e intercettano il docente con telecamere e microspie. Gli incontri appassionati tra prof e alunna tra febbraio e marzo si ripetono, fino a quando il pm Pinna dice che le prove degli abusi sulla minore sono palesi e ottiene dal tribunale l’ordine di custodia. L’arresto è un fulmine a ciel sereno per l’ambiente scolastico del Martini. La notizia non può che turbare docenti e alunni, che con maturità e realismo affrontano la scottante questione che tiene banco per giorni. Il dirigente Francesco Crivellaro apre un fascicolo disciplinare. Dopo tre settimane di cella Di Luccio confessa e lascia il carcere. Adesso dovrà rifarsi una carriera professionale. La moglie l’ha perdonato. •

Ivano Tolettini

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