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Rapinato fra Germano
«Picchiato per 100 euro»

Fra Germano Contardo sul suo Ape. FOTO DONOVAN CISCATOL’Ape parcheggiato nel garage dov’è avvenuta l’aggressione
Fra Germano Contardo sul suo Ape. FOTO DONOVAN CISCATOL’Ape parcheggiato nel garage dov’è avvenuta l’aggressione
Fra Germano Contardo sul suo Ape. FOTO DONOVAN CISCATOL’Ape parcheggiato nel garage dov’è avvenuta l’aggressione
Fra Germano Contardo sul suo Ape. FOTO DONOVAN CISCATOL’Ape parcheggiato nel garage dov’è avvenuta l’aggressione

Lo hanno aspettato in due sotto la pioggia battente dello scorso sabato. Sapevano che, quando sarebbe stato buio, fra Germano Contardo, 90 anni compiti lo scorso marzo, avrebbe fatto ritorno in convento a bordo dell’inseparabile motocarro “Ape”. Avevano studiato le sue abitudini. Il frate ha aperto la saracinesca del garage e i due lo hanno seguito in silenzio. Non ha fatto in tempo a scendere dal mezzo che è stato braccato: uno dei due malviventi lo teneva fermo, mentre l'altro lo ha derubato. Sono riusciti a sottrargli un centinaio di euro e l'hanno lasciato a terra, con ecchimosi, contusioni e quattro costole rotte. Padre Germano non ha avuto la forza di rialzarsi, ma è riuscito a trascinarsi fino all'esterno dell'autorimessa. Alzava una mano in cerca d'aiuto ma era impossibile da vedere per chi percorreva la strada che conduce all'eremo in salita. È passata oltre mezz'ora prima che una signora, uscendo dall'erboristeria, si accorgesse dell'esile frate a terra. «Lo abbiamo portato in convento, lo abbiamo asciugato, lavato e messo a letto – racconta padre Ermes Ronchi, che guida il convento abitato dai Servi di Maria ad Isola - Quindi, abbiamo chiamato i carabinieri. È un gesto terribile, tanto più perché Germano ha dedicato la sua vita a fare la carità. Continuava a chiedere scusa a tutti, perché diceva che stava creando disturbo, a noi, in ambulanza ed anche alle infermiere. Ci aspettiamo presto di rivederlo sfrecciare con la sua Ape, che è quasi come una moglie per lui. Chi è stato? Non so dirlo e anche fra' Germano è confuso: era buio, pioveva, era spaventato». Padre Ermes è appena rientrato in convento, perché per tutta la mattina è stato al fianco di fra Germano, che ieri è stato trasferito dall'ospedale “San Bortolo” di Vicenza, dov'era stato ricoverato in prima battuta, all'infermeria dell'Istituto Missioni di Monte Berico. Ad aspettarlo, con il pranzo sul fuoco, la perpetua Irma: «Non so precisamente chi sia stato, ma un'idea qui ce la siamo fatta. Si sono voluti vendicare di lui: c'era un ragazzo a cui fra Germano dava sempre la carità. Poi, dopo che il giovane gli aveva sfilato il borsello, lui ha smesso di aiutarlo. Si è voluto vendicare». Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Schio del maggiore Vincenzo Gardin proseguono per risalire ai colpevoli.

Karl Zilliken

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