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Profughi
più di 500
al doppio corteo

Il corteo “Alto Vicentino accoglie” in via Btg. Val Leogra. CUCOVAZI movimenti contrari all’arrivo dei profughi si sono trovati ieri sera in centro. FOTO STELLA/DONOVAN CISCATO
Il corteo “Alto Vicentino accoglie” in via Btg. Val Leogra. CUCOVAZI movimenti contrari all’arrivo dei profughi si sono trovati ieri sera in centro. FOTO STELLA/DONOVAN CISCATO
Il corteo “Alto Vicentino accoglie” in via Btg. Val Leogra. CUCOVAZI movimenti contrari all’arrivo dei profughi si sono trovati ieri sera in centro. FOTO STELLA/DONOVAN CISCATO
Il corteo “Alto Vicentino accoglie” in via Btg. Val Leogra. CUCOVAZI movimenti contrari all’arrivo dei profughi si sono trovati ieri sera in centro. FOTO STELLA/DONOVAN CISCATO

Elia Cucovaz

Oltre 500 persone in centro a Schio per le due manifestazioni contrapposte, pro e contro l’accoglienza ai migranti. Circa 250 manifestanti hanno partecipato alla fiaccolata «contro i falsi profughi» organizzata da “Prima Noi” che dalla stazione dei bus si è snodata fino in biblioteca. Più o meno lo stesso numero di persone si è radunato invece in piazza Statuto sotto lo slogan «spegniamo il razzismo» del comitato Alto Vicentino Accoglie. Anche loro, fuori programma, hanno sfilato in corteo. Per il resto, centro quasi deserto. Eccezion fatta per decine di agenti di polizia, carabinieri e polizia locale.

Nonostante il clima elettrico dei giorni scorsi, non si sono registrate tensioni. Eccezion fatta per le provocazioni di alcuni partecipanti alla fiaccolata che hanno intonato: «Dove sono gli antifascisti?», riferendosi all’annuncio lanciato dal centro sociale Arcadia che aveva avvisato che se non ci avessero pensato le autorità a fermare il corteo «xenofobo» ci avrebbero pensato loro.

Tutto invece è filato liscio e poco dopo le 22.30 gli schieramenti avevano lasciato il centro. Al corteo di “Prima noi” avevano dato l’adesione diversi comitati civici tra cui “Vicenza ai Vicentini”, oltre a Forza Nuova, ed erano presenti esponenti della Lega nord come la senatrice Erika Stefani e l’europarlamentare Mara Bizzotto. «Casa, lavoro, prima gli italiani». «Fermiamo l’invasione, basta immigrazione», gli slogan intonati. Ed è stato ricordato anche Ermes Mattielli, «ingiustamente condannato per aver difeso la sua proprietà».

Per lo più giovani e famiglie si sono radunati invece sotto il municipio «contro il razzismo e per una comunità solidale» a cui avevano dato adesione il Pd, diverse realtà del mondo associazionistico e del volontariato e Arcadia. Gli organizzatori hanno ottenuto il via libera per un corteo e al suono dei tamburi i partecipanti hanno marciato fino in stazione e per via Pasini. «Certi soggetti stanno cercando di diffondere un clima di odio mistificando la realtà - sostiene il portavoce Giuseppe Pederzolli -. Noi abbiamo dimostrato che la comunità accogliente è forte». Il comitato ha organizzato un gruppo di volontari che si occupa di accoglienza ai profughi.

Soddisfazione espressa anche da Alex Cioni di “Prima Noi”. «Questo è un punto di partenza» annuncia.

«La città rispetta la libera espressione - ha dichiarato il sindaco Valter Orsi -. Ho però espresso il mio dissenso per l’assegnazione di piazza Statuto per il sit-in, visto che la volontà della questura era evitare che le manifestazioni interessassero il centro».

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