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Profughi nigeriani
filmati a spacciare
in zona “Valletta”

I carabinieri indicano dov’è stata trovata la droga nascosta in Valletta. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
I carabinieri indicano dov’è stata trovata la droga nascosta in Valletta. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
I carabinieri indicano dov’è stata trovata la droga nascosta in Valletta. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
I carabinieri indicano dov’è stata trovata la droga nascosta in Valletta. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO

Sono stati filmati mentre spacciavano eroina e marijuana nel parco della Valletta, il polmone verde del centro scledense. E dieci di loro sono stati portati in caserma, identificati e prossimamente saranno denunciati. Si tratta di richiedenti asilo nigeriani, domiciliati tutti in città, che avevano scelto l’area verde come luogo di scambio e di occultamento persino della droga.

Nel blitz compiuto dai carabinieri della Compagnia di Schio in collaborazione con gli agenti della polizia locale del Consorzio Alto vicentino, è stata beccata anche una donna, sempre di origini nigeriane e identificati e segnalati quattro loro frequentatori di nazionalità italiana.

Un blitz compiuto a seguito delle segnalazioni dei residenti che hanno pure contribuito a bloccare gli africani in fuga, dando una mano ai militari.

Che la Valletta e le aree adiacenti fossero tornate prepotentemente alla ribalta per lo spaccio di sostanze stupefacenti anche in pieno giorno, era stato da noi scritto nelle scorse settimane, a fronte delle proteste di alcuni residenti che si erano ritrovati persino pezzi di “fumo” sulle scale di casa ed avevano notato andirivieni perlomeno sospetti, persino bivacchi notturni.

Giovedì alle 16 è scattato il blitz che ha portato in caserma dieci migranti che nei giorni precedenti erano stati filmati mentre cedevano dosi di eroina e “erba”, tanto che i carabinieri avevano scovato 10 grammi di droga nascosti nel terreno, fra i cespugli e addirittura fra le mura di quel che rimane del Castello stesso.

Sono stati controllati anche quattro italiani che si trovavano nei paraggi e che, guardacaso, sono tutti gravati da segnalazioni sull’uso abituale di droghe.

Le indagini non sono tuttavia terminate, perchè dai filmati e dai movimenti verificati ci sarebbero altri africani coinvolti nel traffico avviato nel parco. Per ora il cap. Vincenzo Gardin sta vagliando le posizioni dei dieci interrogati e poi procederà con le denunce di quelli che effettivamente spacciavano.

«I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, di concerto con la polizia locale - assicura il comandante della Compagnia. - Vogliamo assicurare gli abituali fruitori del parco, in particolare mamme e bambini, che la zona sarà monitorata costantemente e che potranno sostare e giocare in tutta sicurezza».

Mauro Sartori

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