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Premiato Ilvo Diamanti
«Qui bellissimi ricordi»

Il momento della consegna della targa da parte del sindaco.CISCATO
Il momento della consegna della targa da parte del sindaco.CISCATO
Il momento della consegna della targa da parte del sindaco.CISCATO
Il momento della consegna della targa da parte del sindaco.CISCATO

«Io e Vasco? Eravamo vicini di letto durante il servizio militare: era simpaticissimo». L’esperienza condivisa con il cantante Vasco Rossi è solo uno degli episodi più curiosi e personali che Ilvo Diamanti, sociologo vicentino di fama internazionale, ha condiviso con la comunità di Isola Vicentina, l’altra sera, alla cerimonia che l’ha reso cittadino onorario.

Il Consiglio comunale di Isola, paese in cui Diamanti ha vissuto per 15 anni dal 1966 al 1981, gli ha consegnato il premio “Communitas insularum” quale riconoscimento per essersi distinto con la sua carriera negli studi politici e sociali. Carriera che l’ha portato a diventare docente universitario a Urbino e Parigi, presidente della Società italiana di studi elettorali, direttore del Laboratorio di studi politici e sociali, nonché autore di numerosi saggi e collaboratore di importanti testate quotidiane.

Insieme al sindaco Francesco Gonzo, che gli ha consegnato la targa d’argento con stemma del Comune in oro, a ricevere Diamanti c’era anche il gruppo di amici Piergiorgio Casara, Vincenzo Dellai e il sondaggista Nando Pagnoncelli che hanno ricordato la vita di Diamanti a Castelnovo in un dialogo a quattro moderato dal direttore de Il Giornale di Vicenza Luca Ancetti.

A rompere il ghiaccio è stato Casara: «appena arrivato piangeva perché voleva tornarsene in Liguria da dove era venuto. “È la mia morte” ripeteva. Poi ha conosciuto una ragazza, che è diventata sua moglie…».

«Arrivai a Castelnovo, non a Isola, ed ero disorientato. Era la terra d’origine di mio padre, non era casa mia. Iniziai ad ambientarmi in un secondo momento» ha esordito Diamanti che per tutta la serata ha sottolineato più volte, e col sorriso, il dualismo Isola-Castelnovo.

E nell’epoca dell’ambientamento (ovviamente nella frazione di Castelnovo) c’era la passione per il calcio: «Picchiavo: ero un centrale. Il mio ruolo era stare davanti alla difesa e chi passava… insomma, bastava starmi distante».

Il sociologo, che ripensando alla giovinezza si è definito «moderato ma originale», era impegnato anche con i cine e i discoforum: «È stato proprio lui a inventare i discoforum – ha specificato Dellai – e anche il Gav, il gruppo anni verdi. Si discuteva di musica ed era già un analista animato da una forte passione». «Ed ero pure bravo a cantare» ha aggiunto il diretto interessato che, in tema di cantanti, non ha dimenticato di parlare della sua convivenza con Vasco Rossi strappando sorrisi al pubblico: «eravamo vicini di letto durante l’esperienza dell’ospedale militare, a Napoli. Vasco era vivace e simpaticissimo… io bevevo acqua, lui no».

«Ilvo Diamanti: una voce moderata che univa e motivava. È ancora così?», la domanda di Ancetti a Pagnoncelli, il quale ha risposto: «Nelle analisi che fa spesso divide: sono analisi lucide che denotano un amore per il proprio lavoro e per il proprio Paese. Le sue analisi suscitano il dibattito. Ma sta proprio nella giusta distanza con cui lavora la sua grandezza».

Diamanti ha ricevuto il premio “Communitas insularum” con grande emozione: «Ho vissuto qui solo per un periodo, ma mi sento uno di voi. Abbiamo insistito sull’ambivalenza Isola-Castelnovo, ma non siamo i soli perché l’Italia è un Paese di campanili e municipi ma sono proprio le differenze e le distanze che formano le identità locali. Coltivate queste differenze».

Claudia Ruggiero

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