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Schio

Più garanzie
per lo Sprar
Al via petizione

Richiedenti asilo nell'Alto Vicentino
Richiedenti asilo nell'Alto Vicentino
Richiedenti asilo nell'Alto Vicentino
Richiedenti asilo nell'Alto Vicentino

Il comitato Prima Noi intavola una nuova iniziativa sul tema richiedenti asilo. Dal 1° luglio e per tutti i sabati del mese, durante la mattinata il comitato Prima Noi sarà presente in piazza Rossi con un gazebo per raccogliere firme a sostegno della petizione con cui chiederà al sindaco Valter Orsi «di offrire garanzie che stabiliscano con trasparenza che nella rete Sprar non siano più inseriti i sedicenti profughi (migranti economici), comunque gli stranieri provenienti dalla rotta libica, già ospitati in decine di appartamenti della città, ma solo coloro che rientrano nei requisiti per la seconda accoglienza». 
Il portavoce del comitato Alex Cioni spiega che l'iniziativa vuole «rafforzare l'azione dell'Amministrazione comunale scledense impegnata nel contrastare l'attuale gestione dissennata del governo italiano sul fronte immigrazione, che attraverso lo Sprar intende scaricare ulteriormente sugli enti locali il peso dell'ingombrante fardello». 
«Nell'atto costitutivo - aggiunge Cioni - i progetti Sprar sono stati pensati per offrire una seconda accoglienza utile ad aprire dei percorsi di integrazione, di inserimento sociale e lavorativo di persone però già titolari di protezione internazionale. Con il pacchetto Minniti, invece, il ministero dell'interno intende favorire l'inserimento degli immigranti direttamente nei centri Sprar estorcendo il consenso dei sindaci attraverso la mazzetta di 500 euro a profugo. Così facendo lo Sprar viene snaturato nella sua essenza originale per venire utilizzato come elemento di pressione verso quei primi cittadini refrattari all'accoglienza diffusa nel proprio territorio di soggetti che non hanno titolo per essere accolti nel nostro Paese». Con la raccolta firme i promotori non chiedono solo garanzie a Orsi, ma sollecitano l'Amministrazione comunale ad abbandonare il progetto Sprar.

Silvia Dal Ceredo

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