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Pallottole della mala a casa del falsario

Il revolver artigianale sequestrato dalla polizia localeLe 121 pallottole “Smith &  Wesson” trovate nel borsone
Il revolver artigianale sequestrato dalla polizia localeLe 121 pallottole “Smith & Wesson” trovate nel borsone
Il revolver artigianale sequestrato dalla polizia localeLe 121 pallottole “Smith &  Wesson” trovate nel borsone
Il revolver artigianale sequestrato dalla polizia localeLe 121 pallottole “Smith & Wesson” trovate nel borsone

Spaccia banconote da 50 euro false al mercatino natalizio di Schio, viene pedinato e scovato da un ambulante truffato, viene arrestato dalla polizia locale consortile che poi, a distanza di giorni, trova nascosto nella sua abitazione un revolver artigianale e 121 pallottole tipo “40 Smith & Wesson”, destinate a pistole abitualmente usate dalla malavita della zona. L’ARRESTO. Domenica 23 dicembre, alle 16,30 un giovane acquista prodotti per il benessere per meno di 5 euro in una bancarella di piazzetta Garibaldi. Paga con 50 euro ben contraffatti, e approfittando della calca ai mercatini, la fa franca. Solo che un collaboratore dell’ambulante, con esperienza nell’antitaccheggio in centri commerciali, si accorge che qualcosa non fila. Lo segue e, con la collaborazione di due volontari del Nucleo di Protezione civile Anc (Associazione nazionale carabinieri) , presenti fra i banchi grazie alla convenzione stipulata col Comune, lo fa fermare. Stava per salire in treno e far ritorno a casa. Così Eddy Fabris, 19 anni, di Grantorto, finisce in manette. Le indagini successive evidenzieranno che ha già colpito a Mason e Breganze. Risulterà che a suo carico ha ben nove denunce per spaccio di banconote false e truffa (altre tre salteranno fuori in questi giorni, sempre sull’asse Schio - Breganze - Mason). E nove banconote false da 50 euro vengono inviate, come disposto, alla Banca d’Italia. LA PERQUISIZIONE. Il magistrato convalida l’arresto ma Fabris torna a piede libero perché incensurato. Però le indagini della polizia locale Alto vicentino non si fermano. Si teme che il giovane abbia un giro ben più vasto. La Procura di Vicenza autorizza una perquisizione nell’abitazione a caccia non solo di altre banconote ma anche di possibili strumenti per la falsificazione. A casa sua si presentano sia agenti scledensi che i colleghi di Grantorto. La ricerca non dà gli esiti sperati ma, in un pensile del garage, salta fuori un revolver artigianale di fabbricazione belga calibro 8, in pessime condizioni di manutenzione ma funzionante. Ben occultate all’interno di un borsone ci sono infine 121 cartucce “Smith & Wesson”, molto apprezzate soprattutto negli Stati Uniti dove molti dipartimenti di polizia le hanno adottate come calibro d'ordinanza. Tale rinvenimento è da ritenersi molto importante, poichè in Europa tale munizionamento viene utilizzato per pistole Glock, Sig Sauer, Steyr e Beretta 98. Tanto basta per fare scattare, nei confronti di Fabris, una denuncia per detenzione illegale di armi e munizioni. GLI SVILUPPI. Pistola e pallottole vengono sequestrate e messe a disposizione dell’autorità giudiziaria padovana. Il pm Cristina Gava dispone che vengano esaminate dalla polizia scientifica padovana. Il sospetto degli inquirenti è che il Fabris possa essere coinvolto in un giro di malavita organizzata che vada oltre lo spaccio di banconote contraffatte. E che le 121 cartucce le stesse custodendo per conto di altri. Non a caso gli inquirenti stanno indagando nel giro delle conoscenze del giovane per tentare di risolvere l’enigma legato alla presenza, nella sua casa, di quel borsone pieno di munizioni. L’indagine è perciò tutt’altro che chiusa e nuovi sviluppi potrebbero aversi a breve, dopo che la scientifica avrà esaminato il tutto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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