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No alcol ai minori. Baristi aggrediti

La galleria dove si trova il locale preso di mira dalla banda di giovani africani.  S.D.C.Degrado attorno alle panchine gialle di piazza Falcone Borsellino.  SDC
La galleria dove si trova il locale preso di mira dalla banda di giovani africani. S.D.C.Degrado attorno alle panchine gialle di piazza Falcone Borsellino. SDC
La galleria dove si trova il locale preso di mira dalla banda di giovani africani.  S.D.C.Degrado attorno alle panchine gialle di piazza Falcone Borsellino.  SDC
La galleria dove si trova il locale preso di mira dalla banda di giovani africani. S.D.C.Degrado attorno alle panchine gialle di piazza Falcone Borsellino. SDC

La “gang delle panchine gialle” colpisce ancora. Stavolta a farne le spese sono stati i gestori del bar “Tazza d'oro” affacciato su piazza Falcone Borsellino, che sono stati insultati e minacciati perchè non avevano voluto servire alcolici ad un gruppo di ragazzi, tra cui diversi minorenni, avvezzi a comportamenti scorretti proprio vicino al bar e alle altre attività commerciali. E per scongiurare la potenziale rissa tra una trentina di giovani contro i baristi e i loro avventori sono intervenuti sia i carabinieri della stazione di Schio sia la polizia locale del Consorzio Alto Vicentino. Il punto di ritrovo di questa “compagnia” di ragazzi, quasi tutti originari del nord o del centro Africa, è appunto rappresentato dall'angolo della piazza dove sono installate alcune panchine gialle, elette a sede di gozzovigliamento, relax e “attività ricreative” di vario genere, come dimostrano le bottiglie di superalcolici vuote, le lattine di birra o i mozziconi di sigarette disseminati tutto intorno e nelle aiuole. Sono perlopiù ventenni, ma tra loro non mancano i minori. Come riferito dai frequentatori della piazza, tra cui diverse mamme che vi portano i bimbi a correre e giocare, in questi primi mesi del 2018 la situazione si era decisamente normalizzata, dopo gli exploit dell'anno scorso in cui si erano verificate risse, tensioni e giri di sostanze stupefacenti. Da aprile però il gruppo di ragazzotti ha ripreso forma, tornando a colonizzare l'angolo in cui vigono le “loro” regole, a quanto pare. Sabato sera i ribaldi si sono avvicinati al bar “Tazza d'oro”, dove diversi coetanei erano seduti ai tavolini esterni in modo tranquillo e senza creare problemi. Loro invece, armati di casse “bluetooth” a tutto volume, facendo schiamazzi e muovendosi in maniera agitata hanno tentato di ordinare delle bevande alcoliche che sono state però loro rifiutate. A quel punto hanno iniziato a volare parole pesanti, offese e gestacci volgari con le mani. Un vero e proprio “branco” di giovani pronto all'assalto, solo per il gusto di attaccar briga. Preoccupati che la situazione potesse degenerare e che potessero venire coinvolti gli altri avventori che nulla di male avevano fatto, i baristi hanno allertato le forze dell'ordine, che poco dopo sono arrivate ed hanno riportato la situazione alla normalità, facendo disperdere i giovani dopo averli rimproverati a dovere. «Ormai siamo esasperati – spiegano i gestori del bar Mauro Sartore e Rosanna Ruaro -. Abbiamo questa attività da vent'anni e siamo sempre stati tranquilli, mai avuto da ridire con alcuno, solo nell'ultimo anno sono iniziati questi problemi. Noi non mandiamo via nessuno, solo che chiediamo ai ragazzi di comportarsi nel rispetto delle regole civili, poiché questo è un locale pubblico. E a chi non vuole adeguarsi non serviamo da bere, tutto qui. Potrebbero andare in altri bar, ma invece stanno sempre qua intorno e la situazione sta diventando davvero pesante». Anche gli altri utenti della piazza e alcuni residenti hanno segnalato la presenza molesta, invocando controlli più frequenti da parte delle forze dell'ordine, soprattutto adesso che le vacanze scolastiche sono alle porte. «Ad esempio - hanno riferito alcune mamme - il presidio pomeridiano della polizia locale aveva giovato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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