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No ai vaccini obbligatori
La protesta dei genitori

La raccolta di firme proseguita per tutta la mattinata. FOTO ZILLIKENTanti bambini agli stand di piazza Falcone per i vaccini liberi
La raccolta di firme proseguita per tutta la mattinata. FOTO ZILLIKENTanti bambini agli stand di piazza Falcone per i vaccini liberi
La raccolta di firme proseguita per tutta la mattinata. FOTO ZILLIKENTanti bambini agli stand di piazza Falcone per i vaccini liberi
La raccolta di firme proseguita per tutta la mattinata. FOTO ZILLIKENTanti bambini agli stand di piazza Falcone per i vaccini liberi

«Non siamo contro i vaccini ma vogliamo libertà di scelta». Schio capitale provinciale della sollevazione nazionale contro il Decreto voluto dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull'obbligatorietà vaccinale. Ieri mattina, in piazza Falcone e Borsellino, oltre 200 persone hanno dato vita ad una manifestazione che si è trasformata in una festa per i più piccoli.

LA PROTESTA. La mattinata di ieri è stata organizzata da un comitato di mamme che si è attivato per contrastare l'obbligatorietà vaccinale e per informare gli altri genitori. Contro il gran caldo, i tanti bambini presenti hanno preso d’assalto la fontana della piazza. Una raccolta firme per sostenere le richieste del comitato è proseguita per tutta la mattinata senza soluzione di continuità. In poche ore sono state raccolte 130 nuove adesioni che confluiranno in una campagna regionale più ampia.

«Il ministro Lorenzin ha utilizzato lo strumento del decreto legge ma non c'è alcuna emergenza sanitaria in Italia – spiega la referente del comitato, Giovanna Sartori -. Un decreto che prevede l'inoculazione obbligatoria di dodici vaccini, pena la perdita della potestà genitoriale e l'esclusione da scuola, oltre ad una multa che può arrivare anche a 7 mila 500 euro. Si tratta di una misura immotivata e irragionevole che lede i diritti costituzionali. I danni da vaccino esistono, sono state segnalate oltre 21 mila reazioni, di cui 450 gravi; alcune anche letali. Vogliamo informarci e diciamo “no” ad una vaccinazione di massa». «Non siamo contro i vaccini ma vogliamo scegliere liberamente e soprattutto vogliamo essere sicuri che non ci siano sostanze tossiche oltre a reale farmaco-vigilanza -spiega un'altra mamma -. Saremo noi a stabilire cosa dovrà essere iniettato nei corpi dei nostri figli».

LE TESTIMONIANZE. Chiara Toffoletto ha due figli, il primo, Stefano, è stato vaccinato: «Dopo due giorni dalla vaccinazione ha iniziato a camminare zoppicando – racconta -. All'inizio anche la pediatra pensava si trattasse di una botta, poi abbiamo ricollegato il problema alla vaccinazione che aveva fatto di recente, anche perché nessun esame dava esiti di qualunque tipo. Ora, mio figlio è tornato a camminare come prima ma siamo venuti a sapere che alcuni lotti di vaccini distribuiti nella nostra Ulss in quel periodo sono stati ritirati dalla casa farmaceutica che li distribuiva perché dannosi. Sul libretto non c'è scritto di quale lotto si sia trattato ma il dubbio resta e nessuno a parte me ha voluto approfondire. Mi sono sentita dare della pazza, ma la mia priorità è la salute di mio figlio».

Alberto Zaupa ha aggiunto: «Mio figlio oggi ha 18 anni e non è stato vaccinato. Quasi 20 anni, lottare contro la Ulss per questa decisione non è stato facile ma, per me, è stato necessario. Siamo noi genitori ad avere la responsabilità dei nostri figli. Io non me la prendo con chi è favorevole all'obbligo dei vaccini ma vorrei almeno che la mia opinione fosse rispettata come io rispetto la loro».

Karl Zilliken

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