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«Nessuno dietro di me Io voglio solo la verità»

Il comando della polizia locale in via Pasini
Il comando della polizia locale in via Pasini
Il comando della polizia locale in via Pasini
Il comando della polizia locale in via Pasini

Botta e risposta. Il comandante Giovanni Scarpellini ha invitato il consigliere comunale Carlo Cunegato ad uscire allo scoperto sul caso “droga in Valletta”. Per il momento è arrivata una risposta parziale. Il prossimo round lunedì in Consiglio. Intanto, è intervenuto il sindaco Valter Orsi. Con una posizione netta, che appoggia al 101 per cento Scarpellini e attacca Cunegato. Un’uscita stuzzicata dalla punzecchiatura arrivata da Thiene, con il collega Gianni Casarotto che ha “minacciato” di riprendersi in toto Scarpellini, che a Schio in teoria è solo in prestito, se il suo operato non dovesse essere adeguatamente apprezzato. I FATTI. Domenica 18 febbraio la polizia locale ha concluso un’operazione anti-droga tra la Valletta ed il Castello. Una 15enne ha consegnato le sostanze che aveva addosso, ammettendo di averle acquisite da giovani immigrati. La droga non era compatibili con l'uso personale e la ragazza è stata denunciata alla Procura del Tribunale per i minori di Venezia. Cunegato, con un’interrogazione ed un’uscita su facebook, ha sostenuto di aver saputo, grazie al suo lavoro a scuola, che una ragazza di 15 anni è stata fermata con la medesima quantità di droga il giorno dopo da tutt'altra parte. Da qui, la sua teoria su una strumentalizzazione dei controlli per creare paura e per screditare gli immigrati. Scarpellini non ha ceduto di un millimetro sulla correttezza dell’operazione e della ricostruzione e chiedendo a Cunegato di conoscere «nome e cognome della persona che ha fornito l'informazione». CUNEGATO. Cunegato resta fedele alla sua linea. «Premetto che apprezzo l’operato delle forze dell’ordine nel reprimere lo spaccio di droga. Da docente, sono vicino ai ragazzi e ai loro disagi – spiega -. Tuttavia, quando ho saputo che un episodio raccontato come avvenuto la domenica a Schio poteva essere accaduto da un’altra parte il giorno dopo, ho pensato che il mio dovere di consigliere fosse di capire. Credo sia una questione importante ed è ciò di cui dovremo parlare, preferibilmente in consiglio comunale. Sul fatto che ci sia qualcuno dietro, il comandante Scarpellini può stare tranquillo: non c’è nessuno. Semmai ci sono l’intenzione e l’esigenza di conoscere la verità. Come dicono alcuni sono solo un professore di filosofia, una persona da poco, ma con il pallino della verità, la volontà di capire come sono andate veramente le cose». ORSI. «Scarpellini non si tocca – netto il sindaco di Schio -. Pretendo argomenti circostanziati durante il prossimo Consiglio. L’interrogazione del consigliere avrà risposta ma esigo di conoscere le fonti su cui Cunegato basa le proprie diffamanti insinuazioni verso Scarpellini. Le notizie di cui il consigliere sarebbe in possesso sono coperte da segreto istruttorio, in quanto l’indagine non è ancora conclusa. I metodi di Cunegato sono assimilabili all’attività di un militante dei centri sociali, piuttosto che a quella di amministratore. Sembra volto a vanificare un’indagine complessa che coinvolge minorenni e mira a individuare i grandi spacciatori che stanno avvelenando i nostri ragazzi. Fiducia illimitata e appoggio incondizionato a Scarpellini. Fiducia nella figura umana e professionale, costruita in anni di lavoro come capitano dei carabinieri». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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