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Musica troppo alta Prima sanzione alle gang giovanili

L’altra sera la polizia locale ha applicato la prima sanzione per i divieti in piazza Falcone e Borsellino.  K.Z.
L’altra sera la polizia locale ha applicato la prima sanzione per i divieti in piazza Falcone e Borsellino. K.Z.
L’altra sera la polizia locale ha applicato la prima sanzione per i divieti in piazza Falcone e Borsellino.  K.Z.
L’altra sera la polizia locale ha applicato la prima sanzione per i divieti in piazza Falcone e Borsellino. K.Z.

Prima multa alle bande che scorrazzano con i diffusori acustici a tutto volume, richiesta di foglio di via per l’accoltellatore di sabato sera e prime voci di comitati spontanei di cittadini per la sicurezza. Piazza Falcone e Borsellino resta al centro dell’attenzione. MUSICA MULTATA. A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza sindacale che vieta, nella piazza pedonale, di usare bottiglie e bicchieri in vetro e soprattutto di diffondere musica con casse acustiche, l’altra sera è arrivata la prima sanzione di 50 euro a uno dei componenti delle bande che imperversano, un marocchino di 19 anni residente a Santorso. Girava con una cassa acustica “blue tooth” collegata allo smartphone. Una robetta che sprigionava volumi impressionanti. «Non sapevo nulla del divieto», è stata la sua difesa. Per contro il comandante del cosnrozio di polizia locale Alto vicentino, Giovanni Scarpellini, puntualizza: «Ormai con le ordinanze ci dobbiamo adattare alle nuove tecnologie». Detto fatto, ed ecco il primo verbale. L’obiettivo è quello di tenere lontano i malintenzionati dalla piazza dove si susseguono episodi vandalici e criminali. Non è un caso che il multato sia della stessa nazionalità dell’arrestato per l’accoltellamento di sabato ai danni di uno scledense, reo di aver rifiutato una sigaretta. DAL QUESTORE. Intanto il sindaco di Schio, Valter Orsi, ha chiesto al questore di dare il foglio di via ad Othmane Alouani, che risiede a Thiene e prima di finire in manette a Schio aveva già conosciuto le forze dell’ordine per indagini relative ad una rapina e allo spaccio di droga. «Spero in una risposta in tempi brevi. E scriverò anche al ministro degli Interni, Matteo Salvini, per chiedere più poteri ai sindaci in materia di sicurezza e la possibilità di gestire noi le pene alternative, per non rendere vano quanto stiamo investendo sulla questione. Sabato sera sono stati due vigilantes delle Pantere, da noi ingaggiati, ad allertare il 112. Il sistema funziona, visto che carabinieri e vigili si sono precipitati. Ma poi l’accoltellatore è già a piede libero. E allora a cosa è servito? » Il primo cittadino crede nell’operato di ausiliari e volontari: «Chiederò loro più ore di sorveglianza ma è tempo che ci diano più poteri. Se non possono metterli in carcere li diano a noi che qualcosa da fare troviamo loro». COMITATI. Secondo Alex Cioni del comitato “Prima noi”, « il "Daspo urbano" sarebbe un provvedimento che "integra, supera e aggiorna il regolamento di polizia urbana", dando modo all'amministrazione comunale di individuare le aree della città ritenute più sensibili, così da mettere nelle condizioni gli agenti di muoversi con maggiore efficacia nel compimento del loro lavoro di prevenzione e di repressione». Ma in fatto di comitati si va oltre, come ammette un residente nei pressi di piazza Falcone e Borsellino: «Alcuni vicini mi hanno contattato per creare un gruppo spontaneo di sorveglianza. Non possiamo restare ostaggio di pochi delinquentelli. Però è vero che uno spazio pedonale pensato proprio per le famiglie , viene ora evitato dalle stesse, almeno nelle ore serali e notturne». Un’avvisaglia di una risposta di pancia che non ha ufficializzazioni ma, se dovesse perdurare la situazione, potrebbe trovare proseliti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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