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Musica, letture e un’aula per il liceale scomparso

Musica in aula magna del Tron per Liborio.  FOTO DONOVAN CISCATOL’intitolazione dell’aula al ragazzo stroncato dal male
Musica in aula magna del Tron per Liborio. FOTO DONOVAN CISCATOL’intitolazione dell’aula al ragazzo stroncato dal male
Musica in aula magna del Tron per Liborio.  FOTO DONOVAN CISCATOL’intitolazione dell’aula al ragazzo stroncato dal male
Musica in aula magna del Tron per Liborio. FOTO DONOVAN CISCATOL’intitolazione dell’aula al ragazzo stroncato dal male

Silvia Dal Ceredo Tra musica dal vivo, momenti commemorativi e premiazioni, oltre che tra grande entusiasmo e profonda commozione, ieri mattina al liceo scientifico “N. Tron” di Schio gli studenti hanno festeggiato il 18° compleanno del loro compagno di scuola Liborio Gracioppo, diciassettenne di Caltrano deceduto quest'estate dopo una lunga e dolorosa battaglia contro un tumore del sangue. LA DEDICA. Fin dall'inizio dell'anno scolastico i compagni di classe (ora in quinta) avevano espresso il desiderio di “fare qualcosa” per Liborio, per ricordarlo ma anche per rendergli omaggio. In occasione della ricorrenza del suo compleanno (3 febbraio), ieri è stata svelata la nuova targa dell'aula P03, ora ribattezzata “Aula Liborio Gracioppo”, che riporta incisa una citazione di Nietzsche, cara al giovane scomparso: “Senza la musica la vita sarebbe un errore”. Viva era in lui infatti la passione per quest'arte, che coltivava suonando il sax nella banda del paese e in un piccolo gruppo. L'intitolazione è avvenuta alla presenza di studenti, familiari, professori, presidi vecchi e nuovi. «Cinque anni fa – hanno illustrato i compagni Federica e Fabio - in quest'aula la prima SB ha iniziato il suo percorso scolastico e qui abbiamo conosciuto Liborio. Abbiamo condiviso con lui tre anni durante i quali abbiamo avuto la possibilità e il piacere di confrontarci con la sua personalità, il suo carattere deciso, il suo spirito libero, la sua profondità e la sua ironia. Noi ragazzi abbiamo deciso di dedicargli quest’aula in memoria di quel periodo radioso e spensierato trascorso qui. Vorremmo che il valore di questa targa non fosse quello di infondere tristezza, ma di rappresentare un invito a vivere appieno la propria esistenza, consapevoli del fatto che le infinite opportunità della vita vengono spesso date per scontate e non sempre apprezzate». IL CONCERTO. Forti emozioni, vitalità e profonda commozione durante il piccolo concerto commemorativo organizzato in aula magna dalla ventina di compagni di classe. Alcuni hanno eseguito alcuni brani del cantautore Fabrizio De Andrè, che il diciassettenne apprezzava molto, alternandoli ad alcune letture di aforismi di autori di cui era altrettanto appassionato, come Catullo, Wilde, Shakespeare, Dickinson e altri. «Finchè suonavano – ha espresso con commozione il papà Santino – mi pareva di poter vedere Liborio entrare da un momento all'altro con il suo sax in mano e unirsi a loro. Ascoltandoli era come se lui fosse con loro e in loro. È stato molto toccante, ci ha riempito il cuore di gioia in un momento molto triste». In questo senso la sorella Maddalena ha sottolineato come «i ricordi siano granelli di immortalità». GLI SCACCHI. Al giovane è stato inoltre dedicato il torneo di scacchi disputato la scorsa settimana a scuola. Oltre ad essere cintura nera di jujitsu, un musicista, un amante della letteratura e della filosofia ed ottimo studente, Liborio era stato anche uno scacchista provetto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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