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Morta a 42 anni, spunta un indagato

La palazzina di via Damaggio dove risiedeva la 42enne deceduta in ospedale.  STUDIO STELLAProseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Schio
La palazzina di via Damaggio dove risiedeva la 42enne deceduta in ospedale. STUDIO STELLAProseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Schio
La palazzina di via Damaggio dove risiedeva la 42enne deceduta in ospedale.  STUDIO STELLAProseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Schio
La palazzina di via Damaggio dove risiedeva la 42enne deceduta in ospedale. STUDIO STELLAProseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Schio

C’è un indagato per la morte di Kader Casarotto, la mamma scledense di 42 anni deceduta all’ospedale Alto vicentino di Santorso dopo due giorni di coma. Nonostante il massimo riserbo sull’inchiesta aperta dall’autorità giudiziaria, pare che i carabinieri della Compagnia di Schio siano sulle tracce di un uomo che avrebbe conosciuto tempo fa Kader in una comunità terapeutica e la frequentasse negli ultimi tempi. Potrebbe avere lui la chiave per dipanare la matassa di una morte ancora avvolta dal mistero, anche se prime risposte in merito arrivano dall’esito dell’autopsia disposta dalla pm Claudia Brunino ed eseguita nei giorni scorsi. Il decesso della Casarotto risale al 20 gennaio scorso. IL FATTO. Kader, che abitava in una palazzina di case popolari in via Damaggio, quartiere del Sacro Cuore, era stata trovata esanime al risveglio da un’amica da cui aveva passato la notte. Immediata la chiamata al 118 e il ricovero nel nosocomio orsiano dove però non ha più ripreso coscienza, nonostante i disperati tentativi dei sanitari di salvarla. Sul volto ed anche su varie del corpo la donna aveva evidenti ecchimosi, che hanno indotto i magistrati a richiedere l’autopsia per capire se tali ferite fossero collegate al decesso, essendo compatibili con un atto di violenza. Ieri un primo esito dell’esame autoptico colloca distante nel tempo queste ferite. non risalirebbero insomma ai momenti precedenti il ricovero. Per contro nel corpo della donna sono state ritrovate tracce di un mix di sostanze stupefacenti e alcol. Il decesso è stato causato da un’overdose? È un’ipotesi presa in considerazione come ne restano aperte altre. Nel vicinato si era diffusa la voce che fosse stata picchiata ma, se è successo, sarebbe accaduto non a ridosso del tragico epilogo. I SOSPETTI. Il soggetto finito al centro delle indagini, che i militari del cap. Jacopo Mattone hanno cercato nei giorni scorsi, setacciando sia il quartiere del S.Cuore che altre zone, sarebbe indagato per un reato collegato alla morte della Casarotto. Di più non è stato precisato per non compromettere le indagini in corso. Il fascicolo dell’inchiesta è in mano al pm Brunino. I carabinieri hanno sentito anche vicini e conoscenti della donna, per delinearne lo stile di vita nei giorni precedenti il ricovero. Kader, che ha due figli, non aveva precedenti specifici legati alla droga ma era conosciuta alle forze dell’ordine come assuntrice di sostanze stupefacenti. Ieri intanto sui social giravano espressioni di dolore da parte di conoscenti per il dramma che la 42enne ha vissuto. Forse in giornata arriverà il nulla osta per le esequie. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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