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Malore in negozio Si è spento Corà volto del “piazzotto”

Dolore a Schio per la scomparsa di Emanuele Corà, 60 anni
Dolore a Schio per la scomparsa di Emanuele Corà, 60 anni
Dolore a Schio per la scomparsa di Emanuele Corà, 60 anni
Dolore a Schio per la scomparsa di Emanuele Corà, 60 anni

Silvia Dal Ceredo Una morte improvvisa, praticamente sotto gli occhi sconvolti della figlia Valentina. Una scomparsa che lascia un vuoto non solo nella famiglia e nei tanti amici, non solo di Schio, che gli erano affezionati, ma anche nel tessuto commerciale scledense e nel “piazzotto”, ovvero la centrale piazzetta Garibaldi, di cui era un volto noto. Se n’è andato nel tardo pomeriggio di sabato Emanuele Corà, per tutti Manuel, che avrebbe compiuto 61 anni tra pochi giorni, titolare del negozio di scarpe “Calzoleria Corà Cullere” sotto i portici di via Capitano Sella, un’attività storica avviata ancora dal nonno nel lontano 1927 e proseguita dal padre Giorgio in via Pasini. Manuel da un anno lottava contro una malattia che pareva avere sconfitto. L’altro giorno, però, intorno alle 18.30 mentre era al lavoro in negozio, è stato colto da un malore di probabile origine cardiaca, accasciandosi a terra davanti alla figlia che ha immediatamente chiamato il 118. Nonostante i soccorsi, seguiti da un immediato ricovero in ospedale, purtroppo per Corà non c’è stato nulla da fare. Con il suo sorriso sornione e il suo carattere allegro e sempre pronto alla battuta, Manuel aveva saputo conquistarsi l’affetto e la stima di tante persone che, saputo della sua scomparsa, lo hanno ricordato soprattutto sotto l’aspetto umano, anche oltre il piano professionale. Oltre all’impegno lavorativo, aveva numerosi interessi che coltivava con passione, come la cucina e il calcio. Grande cultore della gastronomia tradizionale locale e non solo, era stato protagonista e promotore di iniziative e rassegne culinarie, dalle sfide a “Chef per un giorno a Schio” ai ritrovi conviviali da lui organizzati in cui si cimentava ai fornelli nella preparazione di piatti tipici, come il baccalà secondo una ricetta tramandata dal nonno, varie osterie scledensi. In tanti ricordano, inoltre, l’altra grande passione per l’Inter e per il Calcio Schio, di cui era stato dirigente e per il quale si era prodigato per cercare di risollevarne le sorti. Col padre era stato legato anche alla Concordia e alle “vecchie glorie”. «Con Manuel eravamo amici - ricorda Guido Xoccato, presidente dell’Ascom - fin dai tempi in cui frequentavamo l’oratorio salesiano. Con il tempo non ci siamo persi, anzi la conoscenza era proseguita anche da adulti, non solo per motivi professionali, ma anche perché eravamo vicini di casa. Sono profondamente addolorato e non posso che esprimere la mia vicinanza alla moglie Patrizia e alla figlia Valentina. Abbiamo perso un componente storico e attivo della grande famiglia dei commercianti scledensi, sicuramente la sua scomparsa lascia un grande vuoto». La data del funerale non è ancora stata fissata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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