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Lo stop non si vede
Nuovo incidente
in zona industriale

Vigili del fuoco, Suem e polizia locale soccorrono la feritaI lavoratori dell’area protestano per l’ennesimo, pericoloso incidente. FOTO DONOVAN CISCATO
Vigili del fuoco, Suem e polizia locale soccorrono la feritaI lavoratori dell’area protestano per l’ennesimo, pericoloso incidente. FOTO DONOVAN CISCATO
Vigili del fuoco, Suem e polizia locale soccorrono la feritaI lavoratori dell’area protestano per l’ennesimo, pericoloso incidente. FOTO DONOVAN CISCATO
Vigili del fuoco, Suem e polizia locale soccorrono la feritaI lavoratori dell’area protestano per l’ennesimo, pericoloso incidente. FOTO DONOVAN CISCATO

Ennesimo incidente in zona industriale, i lavoratori esasperati chiedono sicurezza. Alle 9 di ieri mattina, nell’area trafficata da auto e mezzi pesanti di via Lago di Costanza uno schianto spettacolare che, per fortuna, si è concluso senza conseguenze drammatiche ha riportato sulla ribalta la problematica della sicurezza stradale nell'area che già era emersa con forza un paio di anni fa.

L'INCIDENTE. Il conducente di un autocarro Renault intestato ad un'azienda padovana, E.H., cittadino di origine macedone di 28 anni, stava percorrendo via Lago di Alleghe quando, dopo essere uscito dallo stop all'incrocio con via Lago di Costanza senza rispettare la precedenza, ha impattato contro la Fiat “Panda” guidata da L.M., scledense di 50 anni. L'impatto è stato tanto violento che l'utilitaria guidata dalla signora ha compiuto una rotazione di 360 gradi in senso antiorario prima di terminare la propria corsa su un muretto che delimita il parcheggio riservato ai clienti del “Fashion Caffè”. La donna al volante è rimasta incastrata nella vettura, tanto che sono stati costretti ad intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Schio per liberarla. I pompieri hanno lavorato per circa un'ora prima di consegnare la donna, che non ha mai perso conoscenza, ai sanitari del Suem 118 che, dopo averne valutato e stabilizzato le condizioni, l'hanno condotta al pronto soccorso dell'ospedale di Santorso. I rilievi e la regolazione del traffico sono stati portati a termine da una pattuglia del consorzio di polizia locale “Alto Vicentino”, che ha proseguito le operazioni di controllo fino alla completa messa in sicurezza dell'area. Non sono stati segnalati particolari disagi alla viabilità.

LA DENUNCIA. «Per intervenire sulla viabilità di quest'area della zona industriale non possiamo aspettare che ci scappi il morto». Deborah Dalla Costa è la titolare del bar davanti cui si è arrestata la panda coinvolta nell'incidente di ieri mattina. Sta spazzando via i vetri che, a causa dell'impatto, si sono accumulati nel parcheggio. Accanto a lei, si crea un capannello di persone che lavorano nell'area: «Che si mettano dei segnali luminosi per evidenziare gli stop o che si creino delle rotonde, l'importante è che si faccia qualcosa per garantire la sicurezza – spiega Dalla Costa -. Dal mio bar, vedo ogni giorno guidatori che non rispettano lo stop perché disattenti ma anche perché ingannati dalla scarsa visibilità. Avevamo già avviato una raccolta firme per chiedere un intervento ma non è stato fatto nulla. Non è pericoloso solo questo incrocio ma ci dovrebbe essere un intervento complessivo su tutta la viabilità della zona industriale».

Karl Zilliken

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