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«Lo stadio dei grandi atleti è un ricordo»

Il sindaco Valter Orsi e Giuseppe Falco alla cerimonia Coni.  STELLA
Il sindaco Valter Orsi e Giuseppe Falco alla cerimonia Coni. STELLA
Il sindaco Valter Orsi e Giuseppe Falco alla cerimonia Coni.  STELLA
Il sindaco Valter Orsi e Giuseppe Falco alla cerimonia Coni. STELLA

Paolo Terragin Dopo gli articoli apparsi nei giorni scorsi sul futuro del centro sportivo di via Riboli non poteva mancare il parere di chi per 30 anni è stato direttore del Centro di Preparazione Olimpica del CONI e direttore del Centro Tecnico Atletica Leggera di Schio, il maestro dello sport Giuseppe Falco. Qual è il suo pensiero sulla vicenda del centro di via Riboli ? Pur frequentando di rado l’impianto ho letto quanto apparso nel “Il Giornale di Vicenza”, sia recentemente che in passato, oltre al fatto che saltuariamente sono in contatto con chi utilizza l’impianto ed ho trovato alquanto singolari alcune dichiarazioni rilasciate dagli Amministratori comunali, dichiarazioni che non hanno alcun riscontro oggettivo con il progetto di ritornare ad essere eccellenza dello sport italiano. Cosa intende per dichiarazioni singolari? Nell’articolo di lunedì 8 gennaio è scritto: “Fidal per noi è come una delle altre società”, frase riferita al sindaco Valter Orsi…… È un concetto non attuale ed in contrasto con il tentativo di ritornare “impianto di eccellenza”. Quest’aspetto è ancor più importante per gli atleti che vengono a Schio ad allenarsi in vista di un campionato sia esso nazionale, continentale, mondiale od addirittura per i Giochi Olimpici….. non possono essere considerati alla stessa stregua di altri utenti In cantiere, però, ci sono interventi importanti.. Ho letto che inizieranno ad occuparsi della foresteria per il soggiorno degli atleti sistemandola come “Casa Vacanza”. Idea encomiabile ma non per finalità sportive di eccellenza. Un altro aspetto della “fortuna” del Centro di Schio è stata la cucina che ha sempre risposto ottimamente alle esigenze diverse degli atleti presenti. Che futuro vede per il centro sportivo? Attualmente è un impianto sportivo di allenamento con degli spazi al coperto che danno maggiore possibilità di allenamento rispetto ad altri impianti comunali di atletica leggera del circondario. Da anni non vengono effettuate manifestazioni sportive, salvo quelle locali studentesche. Si tratta quindi di intervenire radicalmente sulle strutture logistiche e necessita il rifacimento della pista, oltre che omogeneizzare il tutto con l’abbandonata zona ex tennis che, accorpata darebbe ulteriore valore aggiunto all’intero complesso, rendendolo multidisciplinare. Necessita tempo e disponibilità di risorse non da poco. Ma allora non avremo più i Ben Johnson, Sergej Litvinov, o i vari Yuri Chechi, Cassina e Ghedina, per citarne qualcuno? Impresa titanica per una serie di motivi. Recentemente il 2 gennaio a Formia numerosi allenatori mi hanno chiesto notizie ed ho dovuto rispondere “ Schio è il passato”. Inoltre diverse località turistiche stanno prestando attenzione al mondo sportivo. La Federnuoto organizza quasi tutti i propri campionati a Riccione per i bassi costi, nel Veneto Caorle e Jesolo sono frequentemente metà di iniziative federali ed a Lignano Sabbiadoro numerose Federazioni svolgono le proprie attività. Pertanto ipotizzare che tornino ad allenarsi a Schio grandi campioni, non è una possibilità immediata ed in tutta sincerità molto, ma molto difficile. Ma lei è mai stato contattato dal Comune per il da farsi? Ufficialmente no, anche se in più occasioni ho dato la mia disponibilità specialmente in questi ultimi anni. Forse, probabilmente, meglio dire, certamente, anch’io faccio parte del “passato. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Terragin

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