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Le angurie finanziano Giavenale

Un momento conviviale all’Anguriara di Giavenale
Un momento conviviale all’Anguriara di Giavenale
Un momento conviviale all’Anguriara di Giavenale
Un momento conviviale all’Anguriara di Giavenale

Anche un banale cocomero torna buono per l’asilo di quartiere o il centro parrocchiale. E non in termini mangerecci, quanto invece economici e sociali. Se infatti prendiamo migliaia di grossi frutti rossi e verdi, li moltiplichiamo per i vent’anni di attività dell’Anguriara di Giavenale e ci aggiungiamo pure tutti i panini e i piatti sfornati e le birre spinate, ne esce davvero una bella somma. Che, tradotta in 15 mila euro di ricavi annuali donati alla parrocchia, ha permesso in due decenni di finanziare diversi interventi di pubblica utilità come ristrutturazioni o sostegno alle famiglie in difficoltà, per un totale di circa 300 mila euro. L’importante anniversario rappresenta un traguardo davvero notevole per il chiosco allestito nei campi vicino alla Strada Maranese, che tra giugno e luglio accoglie sempre migliaia di avventori. A far nascere l’Anguriara furono, a fine anni ’90, alcuni giovani di Giavenale intenzionati a dar vita ad un ambiente divertente, rilassante e innovativo adatto ad adulti e bambini. Attualmente lo staff gestore è composto interamente da volontari, animatori e catechisti che dedicano con passione una parte del loro tempo libero estivo a mandare avanti il chiosco con scopi benefici. I ricavi infatti vengono destinati al finanziamento di diversi interventi a livello sociale nel quartiere di Giavenale, concordati con la parrocchia. Nel corso degli anni sono stati offerti contributi economici per opere importanti come ad esempio la ristrutturazione dell’asilo, della chiesa e del centro parrocchiale, l’organizzazione dei campeggi estivi per i ragazzi dei gruppi parrocchiali, la costruzione e il mantenimento dei carri di carnevale, il sostegno alla Caritas e molto altro. Anche i campi e la struttura vengono messi gratuitamente a disposizione da un generoso privato. «Ad ogni fine stagione – spiega Daniela Filippi, tra i portavoce del chiosco - ci interfacciamo con il parroco e insieme valutiamo in quali interventi riversare la donazione». Insomma, una risorsa preziosa per il mantenimento vitale di alcuni servizi e attività del quartiere. Ad occuparsi della gestione è uno zoccolo duro costituito da una ventina di volontari, a cui però si aggiungono almeno una cinquantina di giovani che tutte le sere si alternano al servizio bar, cucina, pulizia e servizio tavoli. Le età sono trasversali, si va dai ragazzi delle scuole superiori, fino ai quarantenni e cinquantenni ancora operativi. Già da marzo e aprile iniziano i primi incontri per valutare i lavori iniziali da effettuare sulle strutture e verificare le diverse disponibilità. «Siamo in tanti – conclude Filippi - ma cerchiamo comunque nuove giovani leve che vogliono mettersi in gioco, facendo qualcosa di concreto per il proprio quartiere, con spirito d’intraprendenza e indipendenza». Per quest’estate la programmazione, partita a inizio mese, prevede come sempre dal mercoledì al sabato in orario serale concerti all’aperto, incontri culturali, tornei sportivi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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