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«La Strada delle Gallerie
patrimonio dell’Unesco»

Escursionisti sulla Strada delle Gallerie
Escursionisti sulla Strada delle Gallerie
Escursionisti sulla Strada delle Gallerie
Escursionisti sulla Strada delle Gallerie

La Strada delle Gallerie nel Patrimonio dell’Umanità. È questa la proposta che sta prendendo piede tra Cai cittadino, Comune di Schio e unione montana per celebrare il centenario dell’imponente opera bellica divenuta ormai uno dei sentieri escursionistici più amati d’Italia e d’Europa a cui l’anno prossimo sarà dedicata una grande mostra a Palazzo Fogazzaro. «Far entrare un’opera nell’elenco dell’Unesco non è semplice - ha ammesso l’assessore alla cultura di Schio Roberto Polga - Non fosse altro per il gran numero di candidati. Ma anche se la “strada” è tutta in salita, vogliamo provarci». Alcune carte da giocarsi, in effetti, le Gallerie del Pasubio ce le avrebbe già. Oltre alla sua rilevanza culturale (testimoniata dalle oltre 30 mila presenze ogni anno), rispetto ai 51 siti italiani già Patrimonio dell’Umanità sarebbe l’unico direttamente ricollegabile alla storia della Grande Guerra di cui si sta celebrando a livello mondiale il centenario.

Rimane il fatto che di candidature ne arrivano tante ogni anno, ma alla fine solo quelle che ricevono la giusta spinta a livello politico e amministrativo riescono a passare. La sfida dunque non è semplice. Per cominciare ad accendere i riflettori sulla Strada, quindi, il Cai di Schio presieduto da Umberto Dalla Costa ha promosso l’idea di una grande mostra che racconti non solo la storia bellica delle Gallerie, ma anche quella che l’itinerario ha assunto con il trascorrere del tempo divenendo parte stessa dell’identità vicentina in modo simile (e per certi aspetti più forte) delle ville palladiane, che del patrimonio Unesco fanno parte dal 1996. L’iniziativa è stata già accolta dal Comune di Schio, che ospiterà l’esposizione a palazzo Fogazzaro dal 24 marzo al 27 settembre 2017. «La annunciamo con anticipo - ha spiegato l'assessore alla cultura Roberto Polga - perché vorremmo che si potessero organizzare tante iniziative collaterali coinvolgendo il maggior numero di realtà».

«Sarà una mostra fotografica - ha spiegato il curatore Claudio Rigoni - Ma di ogni foto andremo a raccontare la storia». È il caso delle immagini del Pasubio scattate dal tenente Giuseppe Zappa, comandante della 33a compagnia minatori del Genio che costruì la Strada nel 1917. Senza documentazione topografica e con Pasubio ancora ammantato di neve, fu da queste immagini che si decise quale tracciato avrebbe seguito. In alcune si vedono i disegni a matita che schizzavano l’inclinazione della mulattiera e la forma delle gallerie. Da brivido. Ma oltre alla storia bellica, ampio spazio sarà dedicato al dopoguerra e ai giorni nostri. «Perché rispetto a tutti gli altri monumenti bellici, la Strada delle Gallerie ha una differenza che la rende unica - ha concluso Rigoni - È ancora viva».

Elia Cucovaz

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