<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La scuola salesiana a tempo di record

La nuova ala del Centro di formazione professionale salesiano.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl profilo del gruppo di whatsapp creato da salesiani e canossiane
La nuova ala del Centro di formazione professionale salesiano. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl profilo del gruppo di whatsapp creato da salesiani e canossiane
La nuova ala del Centro di formazione professionale salesiano.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl profilo del gruppo di whatsapp creato da salesiani e canossiane
La nuova ala del Centro di formazione professionale salesiano. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl profilo del gruppo di whatsapp creato da salesiani e canossiane

<COBIANCO> Silvia Dal Ceredo Una nuova scuola nel cuore cittadino in soli otto mesi. Mattone dopo mattone, da maggio 2017 gli scledensi in transito lungo via Marconi hanno assistito alla graduale edificazione in tempo record della moderna ala del centro di formazione professionale (Cfp) dell'istituto salesiano. Un edificio innovativo di 1500 mq, dotato di quattro laboratori e aule didattiche, costruito seguendo i criteri dell'edilizia sostenibile, con tanto di pannelli fotovoltaici e pareti verticali attrezzate a verde. E ad inaugurare la struttura sarà domenica 28 gennaio niente meno che il segretario di stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, che quel giorno sarà a Schio anche per partecipare allo svelamento del mosaico dedicato a Santa Bakhita, all'interno del complesso canossiano, in occasione dei festeggiamenti per il 70° anniversario della sua morte. In vista delle importanti ricorrenze i vari enti religiosi cittadini si sono rimboccati le maniche e han fatto fronte comune, creando una task force collaborativa, anche social con tanto di gruppo whatsapp, tra parrocchia di San Pietro, la comunità delle suore canossiane, l'istituto salesiano e la partecipazione dell'amministrazione comunale. Nel frattempo oggi alle 9.30 ci sarà la pre inaugurazione della scuola, riservata a studenti, personale scolastico, collaboratori e soprattutto ai benefattori che hanno contribuito economicamente alla sua creazione. Che certo non è costata poco: ben 2 milioni e mezzo di euro. Circa la metà è stata coperta dalla fondazione tedesca Deutsche Post Stiftung, per il resto l'impegno è gravato sull'ente salesiano, su alcune aziende del territorio e anche sull'ambasciata taiwanese nella Santa Sede che ha offerto i pannelli fotovoltaici. «I lavori si sono svolti nei tempi prefissati – commenta con soddisfazione il direttore don Alberto Maschio – fortunatamente non ci sono stati intoppi, anche grazie alla seria collaborazione delle aziende che hanno partecipato alla costruzione». La nuova struttura di tre piani permetterà ai 230 studenti della scuola di avere maggiori e più moderni spazi didattici a disposizione. I tre indirizzi formativi “Servizi vendita", "Tecnico agricolo" e "Operatore elettrico” già dalle prossime settimane potranno usufruire di aree coltivabili sul terrazzo di 150 mq, di un giardino verticale sulla facciata sud, laboratori di domotica, informatica, trasformazione agroalimentare ed un altro ancora di automazione, oltre a nuove aule e uffici. Durante la sua visita scledense del 28 gennaio, il cardinale Parolin inaugurerà la scuola alle 9.30 poi celebrerà la messa delle 11 in Duomo, ricordando le figure di San Giovanni Bosco e di Santa Bakhita, mentre al pomeriggio alle 15 benedirà il nuovo mosaico all'istituto canossiano. «Un bell'esempio per tutti di collegialità – sottolinea Gianfrancesco Sartori coordinatore del Comitato Bakhita Schio Sudan - che sicuramente potrà portare frutti positivi ben oltre l'evento per cui si è operato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

Suggerimenti