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Schio

La refurtiva
è nei rifiuti
dei nomadi

Il foro praticato dai ladri sulla ruspa per prelevare il carburante. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
Il foro praticato dai ladri sulla ruspa per prelevare il carburante. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
Il foro praticato dai ladri sulla ruspa per prelevare il carburante. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO
Il foro praticato dai ladri sulla ruspa per prelevare il carburante. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATO

A tradirli sono stati i mucchi di immondizia abbandonati nell’area in cui erano accampati. Non si sa ancora dove spunteranno la prossima volta le roulotte della famiglia di nomadi che fino a venerdì erano accampate su un prato in località Molette a Giavenale, ma la polizia locale Alto Vicentino li ha già identificati ed è pronta a denunciarli a piede libero. Quello al chiosco di Giavenale, però, è solo l’ultimo episodio nella frazione agrivcola di Schio. Prima il raid al bar del campo di calcio, poi i computer della scuola. E ancora mezzi agricoli e addirittura quattro fucili. L’ultimo colpo è dell’altra notte, nel cantiere della nuova azienda agricola della famiglia Maistrello in località Pozzo, dove è stato forato e svuotato dal gasolio il serbatoio di una scavatrice.

INDIZI NEI RIFIUTI. Sono stati i volontari dell’Anguriara, durante il sopralluogo di una pattuglia della polizia locale, a riconoscere fra i rifiuti alcuni pezzi rubati dalla cucina durante il raid di venerdì notte. In particolare una confezione di crauti, stoviglie in plastica e una bottiglia d’acqua ancora sigillata dello stesso tipo e dell’identica marca di quelli asportati dal chiosco. «Li abbiamo riconosciuti, sono gli stessi» hanno confermato i gestori del locale. Gli agenti hanno quindi raccolto il materiale e l’hanno portato in caserma, annotandosi il numero di lotto e codice a barre per poterli usare come confronto. Gli indizi sono stati trovati nella zona dove erano i nomadi e dove ieri mattina c’erano abbandonate anche due biciclette (una bianca e una viola) e altro materiale.

CANTIERI RAZZIATI. Se per il colpo all’Anguriara sono stati individuati i presunti colpevoli, restano ancora irrisolte tante altre denunce presentate dagli abitanti di Giavenale nelle scorse settimane. Ammonta a migliaia di euro il furto avvenuto un paio di settimane fa all’impresa edile che sta lavorando alla ristrutturazione di casa Panciera, proprio in via Molette. Lì i ladri hanno forato i serbatoi di uno scavatore per prelevare la benzina e fatto sparire numerosi strumenti di lavoro, oltre a motozappa e altri mezzi agricoli del titolare dell’immobile. Lo stesso i ladri hanno fatto alla ruspa lasciata nel cantiere di località Pozzo, dove però non hanno toccato altro. Ad accorgersene sono stati i titolari dell’area che hanno informato l’impresa costruttrice che sporgerà denuncia.

FURTI A RAFFICA. Un paio di mesi fa c’era stata un’altra raffica di furti: i ladri avevano colpito al bar del campo di calcio facendo incetta di bibite e cibo, come all’Anguriara. Pochi giorni dopo, sempre di notte, 12 computer erano stati rubati dalla scuola elementare. Un tentativo di furto sventato forse da qualche inconsapevole passante c’era stato anche al “Dada” bar, proprio in centro a Giavenale. In quello stesso periodo anche un’abitazione della frazione era stata visitata dai delinquenti che erano riusciti a impossessarsi di quattro fucili da caccia regolarmente detenuti dal padrone di casa. E anche nel vicino territorio di Marano sono stati segnalati numerosi episodi analoghi. «Purtroppo siamo presi di mira. La nostra è ancora una comunità in cui tutti bene o male si danno una mano a tenere d’occhio le rispettive abitazioni - sostiene il presidente del consiglio di quartiere Antonio Zanrosso - È importante segnalare alle forze dell’ordine tutte le situazioni sospette».

Elia Cucovaz

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