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La poesia del soldato diventa un inno

Una cartolina d’epoca col vecchio ponte sul Livergon e la poesia di Pier Paolo FuscoIl direttore d’orchestra maladense Mario Lanaro
Una cartolina d’epoca col vecchio ponte sul Livergon e la poesia di Pier Paolo FuscoIl direttore d’orchestra maladense Mario Lanaro
Una cartolina d’epoca col vecchio ponte sul Livergon e la poesia di Pier Paolo FuscoIl direttore d’orchestra maladense Mario Lanaro
Una cartolina d’epoca col vecchio ponte sul Livergon e la poesia di Pier Paolo FuscoIl direttore d’orchestra maladense Mario Lanaro

Una poesia di guerra composta oltre cent'anni fa diventa un “inno” per Malo. Il centenario della Grande guerra ed il mezzo secolo dei Cantori di Santomio hanno spinto l'assessorato alla cultura di Roberto Sette a commissionare una composizione che rimanga negli annali maladensi.

La ricetta per la creazione di questa composizione tratta dalle due quartine “Pel verde silente” che sono nel cuore di molti cittadini è completa: gli ingredienti sono la ricerca storica, che è stata portata a termine grazie alla documentazione fornita da Maurizio Romagna, poi c’è la virata verso la poesia, quindi c’è anche la scelta di una prima rappresentazione fortemente simbolica durante le celebrazioni ufficiali per il prossimo 4 novembre, ma anche l'affidamento ad un “curatore” che rappresenta una tra le eccellenze di Malo nel campo musicale, il maestro Mario Lanaro, che si è ritrovato ad affrontare una “questione di famiglia”.

LA POESIA. A fare luce sulla poesia che è alla base dell'opera originale per coro misto, arpa, archi e voce recitante di Lanaro è il diario di don Tarcisio Raumer, che rappresenta una fonte storiografica imprescindibile per le vicissitudine del paese maladense. L'autore della breve composizione è Pietro Paolo Fusco, giornalista, scrittore, poeta ma soprattutto giovane medico, che si era guadagnato il grado di tenente, e fu di stanza in paese tra il 1916 ed il 1917.

I versi novenari “Di Malo, pel verde silente, fra l'ombra de' platani tace la sera: sussurra il torrente l'invito al riposo, a la pace; Discorre la mistica voce di sogni ne' l'anime assorte... e in alto, su i monti, feroce, discorre il cannone di morte!” hanno corredato una cartolina illustrata del ponte sul Livergon e del viale dei platani che conduce al castello. La cartolina fu poi pubblicata dal libraio Bortolo Lanaro. Fusco, nato nel 1880 in provincia di Benevento, morì nel 1918 a Santa Maria Capua Vetere.

L'OPERA. Lanaro non si è occupato esclusivamente della trasposizione in musica, ma anche della cosiddetta “ambientazione”: nella prima facciata della partitura preparata dal maestro, infatti, è schematicamente spiegato come dovrà essere interpretata. «Una commissione da un Comune, in un periodo di “distrazione culturale” come quello che stiamo vivendo, non è cosa di tutti i giorni – spiega Lanaro -. Questa richiesta mette insieme molte cose. Se comporre è cosa di tutti i giorni per me, qui ho fatto i conti con gli affetti e la famiglia: il libraio che ha pubblicato la cartolina è mio nonno. Un antenato che non ho mai conosciuto ma che mi è stato trasmesso da mio papà, per oltre 50 anni organista di Malo. La storia del paese si è quindi intersecata con quella della mia famiglia. Nella composizione ho coinvolto molte realtà maladensi, oltre ai Cantori di Santomio che tagliano il traguardo del mezzo secolo e sono un’istituzione storica, c'è anche l'orchestra di Santa Libera che è invece una realtà di nuova formazione. Quando compongo, parto praticamente sempre dalle parole e dalle emozioni che riescono a liberare. Nei sei minuti di musica, un tempo consistente per una partitura, il coro diventerà quasi uno strumento di scena, giocando sul sussurro».

Karl Zilliken

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