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Schio

L’assalto
dei 580
consacrati a Maria

I 580 consacrati a Maria durante la cerimonia dell’8 dicembre a Poleo. [FOTOGRAFO]E.CU.
I 580 consacrati a Maria durante la cerimonia dell’8 dicembre a Poleo. [FOTOGRAFO]E.CU.
I 580 consacrati a Maria durante la cerimonia dell’8 dicembre a Poleo. [FOTOGRAFO]E.CU.
I 580 consacrati a Maria durante la cerimonia dell’8 dicembre a Poleo. [FOTOGRAFO]E.CU.

In 580 a San Martino nel giorno dell’Immacolata per “consacrarsi” a Maria. «Un record» per il movimento “Regina dell’Amore” di Schio. Ma non un fatto isolato: «Negli ultimi anni assistiamo a una crescita sempre più forte di chi sceglie di votare la propria vita alla Madonna» afferma il responsabile spirituale del gruppo, Mirco Agerde. Sembra un controsenso che in un’epoca in cui le chiese sono sempre più vuote il movimento mariano fondato da Renato Baron, posizionato nell’ala più intransigente della Chiesa riguardo ai temi etici come famiglia, sessualità, aborto ed eutanasia, registri ogni anno numeri più elevati di pellegrini nell’ordine delle migliaia e migliaia. «Proprio in questo periodo di relativismo morale, le persone hanno bisogno di riscoprire i valori della fede».

IL RITO. Alla “consacrazione” al cuore immacolato di Maria hanno partecipato fedeli da diverse città del Triveneto e da Macerata. Questa cerimonia è uno dei cardini della spiritualità del gruppo Regina dell’Amore. «Si tratta di un percorso di rinnovamento delle promesse battesimali con cui il fedele mette la propria vita sotto la protezione spirituale della Madonna» spiega Agerde. Il rito collettivo è il culmine di un percorso di catechesi di cinque settimane. «Un percorso di fede assolutamente gratuito» precisa il responsabile spirituale. Secondo i dati del movimento, le consacrazioni sono circa 1.200 l’anno e addirittura 40 mila dalla fondazione del movimento nel 1987. La maggioranza sono adulti, tra i 40 e i 60 anni. «Ma ci sono anche numerosi giovani e adolescenti accompagnati a questo passo dai loro genitori».

LA RETE. «Il percorso che precede la consacrazione comincia dai nostri gruppi spiritual in Italia e in Europa» spiega Agerde. Sono circa 300, soprattutto nel Triveneto ma anche in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna Toscana e Marche e all’estero in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio, Slovenia e Croazia, oltre al Kenia dove il movimento ha i suoi missionari. «Sono questi gruppi che, attraverso il passaparola, avvicinano nuove persone al nostro gruppo - continua il teologo - E chi si consacra a volte fonda lui stesso un nuovo gruppo spirituale. È un passaparola, ma evidentemente un passaparola di contenuto visto che negli anni continua a diffondersi e prosperare».

OFFERTE. Ed è proprio questa rete che permette di portare avanti alle attività movimento mariano che, come ricorda Gino Marta (presidente della fondazione Opera dell’Amore che è il braccio operativo del gruppo spirituale) «sopravvive grazie alle offerte e alle donazioni senza ricevere fondi da enti pubblici». Le spese ordinarie si aggirano intorno agli 1,5 milioni di euro. La voce principale è la gestione di “Casa Annunziata”, ricovero per anziani rivolto in particolare agli indigenti che quest’anno ha raggiunto i 65 ospiti e in cui lavorano numerosi infermieri e operatori. Il movimento gestisce poi “Radio Kolbe”, il Cenacolo di preghiera e un ostello e porta avanti da 23 anni la missione in Kenia con ospedae scuola per 600 studenti. «Le uscite superano costantemente le entrate, specialmente con la crisi» conclude Marta.

Elia Cucovaz

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