<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Schio/Cornedo/Valdagno

Immagini di feti
sui camion vela
contro l'aborto

.
Il cartellone-vela in via L. Da Vinci
Il cartellone-vela in via L. Da Vinci
Il cartellone-vela in via L. Da Vinci
Il cartellone-vela in via L. Da Vinci

SCHIO/VALDAGNO/CORNEDO. ll Movimento con Cristo per la Vita (nato nell'ambito del Movimento mariano regina dell'amore di Poleo) ha aderito all'iniziativa nazionale lanciata da ProVita Onlus, che in tutta Italia sta promuovendo una campagna contro l'aborto, installando in punti ad alta visibilità dei camion vela con immagini di feti e scritte del tipo "Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito".

 

A Schio ce ne sono già un paio visibili in via Leonardo Da Vinci e un altro in zona San Martino, ma il movimento ha provveduto a realizzarne anche a Valdagno e Cornedo.

 

«Per la ricorrenza dei 40 anni della legge sull’aborto - spiegano i promotori di Poleo - da settimane articoli, comunicati, appelli e lettere ai parlamentari sono infarciti di falsi dati, che dovrebbero tranquillizzare sulla riduzione del numero degli aborti in Italia. Purtroppo non è affatto vero: fu esagerato il numero degli aborti clandestini (dichiarato prima della legalizzazione nel 1978), e nella sbandierata diminuzione non si tiene conto del crollo della fertilità in Italia, così pure del forte utilizzo delle varie pillole abortive. ProVita lo spiegherà, dati alla mano, durante la conferenza stampa a Montecitorio organizzata per oggi. Lanciamo questo messaggio per ricordare una verità scomoda: con l’aborto muore sempre almeno un essere umano (il figlio non voluto di una mamma). La legalizzazione consente, tutela e moltiplica questa pratica, al 100% mortale».

Silvia Dal Ceredo

Suggerimenti