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Malo

Il vescovo vuole
incontrare bimba
della guarigione

Il battesimo della piccola Giulia, con genitori e madrina, nel duomo di Malo. FOTO DONOVAN CISCATO
Il battesimo della piccola Giulia, con genitori e madrina, nel duomo di Malo. FOTO DONOVAN CISCATO
Il battesimo della piccola Giulia, con genitori e madrina, nel duomo di Malo. FOTO DONOVAN CISCATO
Il battesimo della piccola Giulia, con genitori e madrina, nel duomo di Malo. FOTO DONOVAN CISCATO

Era diventato da poco vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, quando è venuto a conoscenza dell’inaspettata guarigione della piccola Giulia Giorgiutti di Dolo. Informato dei fatti all’epoca dal parroco di Malo, don Giuseppe Tassoni, il vescovo esprime oggi il desiderio di poter conoscere la bambina e i suoi familiari.

La bimba veneziana era stata data per spacciata dai medici ancora prima di nascere, a causa di gravi malformazioni. Invece è nata in salute dopo il pellegrinaggio dei genitori a Santa Libera di Malo, santuario della maternità. Secondo i medici Giulia, figlia dei veneziani Sandro e Federica Giorgiutti, sarebbe dovuta nascere con delle gravi malformazioni al fegato. Ma, durante il periodo di preghiera alla chiesa maladense di Santa Libera dedicata alla protettrice delle partorienti, le deformazioni al feto hanno inspiegabilmente cominciato a sparire. I medici che si erano occupati di mamma e figlia sono rimasti a bocca aperta. Giulia è nata sana nel dicembre del 2010 all’ospedale di Mirano in provincia di Venezia ed è stata battezzata sei mesi più tardi nel duomo di Malo da don Giuseppe Tassoni.

IL VESCOVO. Mons. Pizziol, già vescovo ausiliare di Venezia, era stato nominato vescovo di Vicenza il 16 aprile 2011 da papa Benedetto XVI; l’insediamento ufficiale nella diocesi vicentina è del 19 giugno dello stesso anno. A quel mese risale il battesimo a Malo della piccola Giulia, e in quell’occasione il parroco ha messo a conoscenza mons. Pizziol delle particolarissime circostanze della nascita della piccola.

A cinque anni di distanza, il vescovo intende incontrare la famiglia e la bambina «per condividerne di persona la gioia - ha fatto sapere tramite il portavoce don Alessio Graziani - e insieme ringraziare il Signore e la Madonna per il dono della vita e della salute della piccola che i genitori attribuiscono senza esitazione all’intercessione della Vergine».

«Certamente il Santuario di Santa Libera a Malo - continua mons. Pizziol - è luogo di una crescente devozione mariana attraverso cui tanti fedeli trovano conforto, guarigione spirituale e nuova consapevolezza per la loro vita di fede. In particolare, proprio per la particolarità dell’immagine che vi si venera, una Madonna incinta, è meta di pellegrinaggio di tante mamme e coppie di sposi desiderosi di un figlio o già in attesa di un bimbo. Questa vicenda lieta - conclude il vescovo - è per tutti noi occasione per riflettere sul valore della vita come dono di Dio».

IL PARROCO. «Non abbiamo tenuto alcuna documentazione che provi questo fatto miracoloso: non volevo porre la malattia in primo piano». È il commento del parroco di Santa Libera sulla misteriosa guarigione di Giulia Giorgiutti. Un fatto inspiegabile agli occhi della scienza, che cinque anni fa sorprese i medici. Per questo il vescovo aveva poi chiesto alla parrocchia di Malo di raccogliere tutta la documentazione che riguardasse il presunto miracolo. «Sì, il vescovo mi chiese allora se avessi tenuto traccia di questo avvenimento miracoloso – ammette don Giuseppe Tassoni – ma io non ho voluto dare alla malattia tutta questa importanza, non volevo metterla in primo piano.

Il Signore ci manda continuamente segni della sua presenza. L’ho ripetuto anche domenica scorsa in chiesa, durante la messa. La storia di Giulia è stata ispirata dal tema di quella Messa che era il miracolo delle nozze di Cana. Come Maria è presente tra gli sposi, ancora oggi è lei stessa che ci aiuta a cogliere i segni dell’amore di Gesù. Quello che è successo alla piccola Giulia e ai suoi genitori ne è un esempio».

Gianmaria Pitton Claudia Ruggiero

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