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Il tetto cede, lavori a Sant’Antonio

Lavori in corso sul tetto della chiesa di Sant’Antonio Abate in centro.  FOTO DONOVAN CISCATOIl colonnato del duomo di San Pietro annerito dallo smog.  STELLA
Lavori in corso sul tetto della chiesa di Sant’Antonio Abate in centro. FOTO DONOVAN CISCATOIl colonnato del duomo di San Pietro annerito dallo smog. STELLA
Lavori in corso sul tetto della chiesa di Sant’Antonio Abate in centro.  FOTO DONOVAN CISCATOIl colonnato del duomo di San Pietro annerito dallo smog.  STELLA
Lavori in corso sul tetto della chiesa di Sant’Antonio Abate in centro. FOTO DONOVAN CISCATOIl colonnato del duomo di San Pietro annerito dallo smog. STELLA

Silvia Dal Ceredo Un coppo che scivola da un tetto alto una quindicina di metri potrebbe rappresentare un serio problema per un pedone o un ciclista. Per questo la parrocchia di San Pietro ha deciso di correre ai ripari prima di qualsiasi possibile incidente, dando avvio ad un importante intervento di manutenzione alla copertura della chiesa di Sant'Antonio, con un impegno economico di oltre 50 mila euro. Alcuni volontari che operano in chiesa si erano accorti che a causa di un cedimento alcune tegole erano scivolate dalla sede originale, arrivando fino alla grondaia a bordo tetto, unico elemento “contenitivo” che ancora le reggeva, ma assolutamente inadatto a tale scopo. La parrocchia ha deciso quindi di dare il via ai lavori, per ripristinare le condizioni di sicurezza sopratutto nelle aree a terra attorno all'edificio. La chiesa infatti sorge all'imbocco di via Pasini dal lato della rotatoria “del monumento”, uno snodo molto trafficato da cui molti utenti della strada, sia a piedi che in bici che in auto, escono per deviare proprio nella piccola stradina. «Gli ultimi lavori che hanno interessato la copertura della chiesa – spiega don Mariano Ronconi, arciprete pro tempore - risalgono ad una ventina d'anni fa, poi non era stato fatto più nulla. Fortunatamente comunque non si è verificata nessuna infiltrazione. Si tratta solo di un problema esterno, ma comunque potenzialmente pericoloso per l'incolumità delle persone, per questo siamo intervenuti subito». I lavori andranno avanti fino a fine anno ma per i fedeli non cambierà nulla, poiché tutte le messe e le attività mantengono il loro orario regolare. A inizio autunno la chiesa ha visto il via vai di muratori e tecnici anche per un altro intervento, passato un po’ in sordina ma molto importante per i fedeli. Dalla modifica strutturale dell’ingresso laterale è stata infatti ricavata una sorta di nuova cappella che ora ospita la statua di Santa Rita, prima custodita nel vicino monastero delle suore agostiniane. Ora l’accesso è garantito esclusivamente dal grande ingresso principale. A seguito della vendita dell’antico monastero ad un privato, la cappella di Santa Rita ha dovuto traslocare in una nuova location in grado di garantire ai fedeli la possibilità di culto, che in città è ancora molto vivo e partecipato. Si è quindi deciso di ricavare una nicchia votiva all’interno dell’adiacente chiesa. Spostando lo sguardo sulla chiesa principale della città, il Duomo di San Pietro, non si può non notare la facciata sempre più annerita, complice anche lo smog. E la parrocchia lancia un appello. «Anche questo sarebbe un importante intervento - conclude il sacerdote - per ripristinare la bellezza della chiesa. Auspichiamo davvero di riuscire a trovare una soluzione per recuperare delle risorse economiche». Aiuti esterni sono chiaramente ben accetti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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