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Il pusher arrestato ha coltello e pistola «Per autodifesa»

Droga, coltello a serramanico e pistola finta sequestrati dagli agenti
Droga, coltello a serramanico e pistola finta sequestrati dagli agenti
Droga, coltello a serramanico e pistola finta sequestrati dagli agenti
Droga, coltello a serramanico e pistola finta sequestrati dagli agenti

Lo beccano che spaccia droga in Valletta agli studenti delle superiori, armato di coltello a serramanico e pistola (finta ma senza tappo rosso di riconoscimento). Gli agenti in borghese della polizia locale, durante un servizio di controlli legato alla riapertura delle scuole, hanno arrestato Riccardo Dalla Costa, 20 anni fra poche settimane, incensurato, che così ha giustificato le armi che portava con sè: «Mi servono per autodifesa», facendo riferimento implicito agli episodi di cronaca nera che questa estate hanno interessato il centro storico, comprese le aree verdi di Castello e Valletta appunto. IL BLITZ. Al comando della polizia consortile Alto vicentino arrivano telefonate preoccupate. Cittadini che notano via vai sospetto in giornata di giovani dal lato del parco che dà verso il Campus dei licei. Così il comandante Giovanni Scarpellini decide di spedire lì due agenti in borghese per un appostamento, muniti di videocamera ad alta risoluzione. Notano (e filmano) un individuo che parla con due giovani, di cui uno minorenne, tenendo in mano un sacchetto. Poi lo stesso tira fuori un coltello a serramanico e lo mostra agli altri due, entrambi di origine straniera. Il tutto avviene sulla scalinata che porta all’area verde. Gli agenti allertano una pattuglia che si precipita a sbarrare possibili vie di fuga. L’ARRESTO. Il giovane, poi identificato come il Dalla Costa, consegna il sacchetto, che contiene poco più di 9 grammi di marijuana. E ci aggiunge il coltello, la cui lama arriva a 12 centimetri. Lì accanto c’è un ciclomotore parcheggiato. «È tuo?», chiedono al ventenne che risponde di non conoscerne il proprietario. Letta la targa, basta una rapida consultazione alla banca dati e salta fuori invece che è di suo papà. Il giovane s’inventa varie scuse per non alzare la sella: «Non ho la chiave, la serratura non funziona». Alla fine cede e solleva il sottosella: nel vano c’è un involucro con 47 grammi di marijuana. La perquisizione dello zaino fa saltar fuori circa mezzo etto di hashish, suddiviso in due contenitori. Assieme ci sono un bilancino elettronico di precisione e, a sorpresa, una pistola giocattolo priva però del tappo rosso. Basta per fare scattare le manette ai polsi. I REATI. Il giovane viene portato al comando con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal possesso di armi e dalla vicinanza agli istituti superiori. Gli agenti in borghese hanno filmato l’andirivieni in Valletta e altri giovani potrebbero essere sentiti nei prossimi giorni per chiudere il cerchio delle indagini sullo spaccio. Si tratterebbe quasi esclusivamente di studenti degli istituti tecnici e dei licei. Dalla quantità di droga sequestrata, che gli inquirenti ipotizzano venisse smerciata nel corso della giornata, si può pensare a potenziali decine di giovani interessati all’acquisto di marijuana e hashish. Dalla Costa si è presentato ieri in tribunale a Vicenza davanti al giudice Toniolo che ha convalidato l’arresto rilasciandolo con l’obbligo di firma fino al 2 novembre, giorno in cui è stato fissato il direttissimo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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