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Schio

Il prof arrestato
pedinato e filmato
diversi giorni

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Il liceo Martini
Il liceo Martini
Il liceo Martini
Il liceo Martini

SCHIO. Il professore di Scienze naturali Francesco Di Luccio, di ruolo all’istituto “Martini”, è stato pedinato e filmato per diversi giorni dai finanzieri, prima che nei suoi confronti scattasse l’ordine di custodia cautelare per atti sessuali su un’allieva, firmato dal gip Barbara Maria Trenti. Dopo che la studentessa si è confidata con l’amica, la quale ne ha parlato al padre che l’ha riferito ai finanzieri e sono scattate le indagini, la vittima non è stata più “lasciata sola” dalla procura della Repubblica. Gli investigatori pur dovendo raccogliere indizi nei confronti del docente e muovendosi con circospezione, hanno attuato misure con grande discrezione per proteggere l’adolescente. Tant’è che nella fase in cui hanno videoregistrato gli incontri del prof con l’alunna all’esterno della scuola, qualora ci fossero state situazione rilevanti sotto l’aspetto indiziario sarebbero intervenuti direttamente. Se non è avvenuto, è perché non ci sono state situazioni pericolose, fatte salve le circostanze in cui l’insegnante si incontrava con una studentessa al di fuori delle mura scolastiche. Questo significa che le Fiamme Gialle hanno raccolto elementi tali da indurre il pm Maria Elena Pinna a chiederne l’arresto.

 

L’INDAGINE La ragazza, che al momento della segnalazione non aveva compiuto 16 anni, avrebbe preso una cotta per Di Luccio, 46 anni, di Torrebelvicino, insegnante appassionato e competente. L’uomo, come l’età e il ruolo gli imporrebbe, non fa un passo indietro e comincia una relazione vietata che va avanti da qualche mese. Ad un certo punto la studentessa si confida con un’amica perché avverte che quel legame non può funzionare. Qui entra in azione la guardia di finanza di Vicenza che avvia le indagini tecniche e più tradizionali con pedinamenti e riprese filmate, per monitorare in ogni momento la relazione illecita, autorizzate dal gip Trenti. A coordinarle è il procuratore aggiunto Orietta Canova e il pm Pinna. Giovedì scorso dopo che i finanzieri con in mano l’ordinanza di custodia cautelare hanno arrestato Di Luccio, hanno perquisito l’armadietto del docente. Subito dopo il professore è stato accompagnato in caserma e prima di essere trasferito in carcere è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Di Luccio è difeso dall’avv. GiovannI Caruso di Padova e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Era frastornato e non in grado di sostenere l’esame. Ora si trova in carcere al San Pio X. Da quel poco che trapela la sua difesa sosterrebbe che il rapporto con l’allieva sarebbe rimasto in un contesto di amicizia. Al contrario, l’accusa parla di indizi coincidenti e di un pressing morboso del docente che avrebbe voluto di più.

 

SOSPENSIONE. La scuola in questi giorni è chiusa per le vacanze pasquali ma l’arresto del docente è finito sul tavolo del provveditore agli studi che potrebbe prendere, nei suoi confronti, la decisione di sospensione dall’attività didattica in attesa degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria. Di sicuro il dirigente scolastico Francesco Crivellaro dovrà sostituirlo in settimana ma confida «nella disponibilità del corpo docente per superare questo momento». Il preside ha sottolineato come Di Luccio sia «un insegnante stimato e benvoluto da tutti, a cui sono stati affidati numerosi progetti. Mai ricevute lamentele di alcun tipo nei suoi confronti». •

Mauro Sartori

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