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Il microchip va ko
e il rifiuto secco
non si paga a peso

Le modifiche della raccolta differenziata scattate a Schio nel giugno 2016. E.CU.
Le modifiche della raccolta differenziata scattate a Schio nel giugno 2016. E.CU.
Le modifiche della raccolta differenziata scattate a Schio nel giugno 2016. E.CU.
Le modifiche della raccolta differenziata scattate a Schio nel giugno 2016. E.CU.

La Tari diminuisce, anche se di pochissimo, ma per la tariffazione “a consumo” del servizio di raccolta bisognerà attendere l’anno prossimo. Sono due notizie emerse in Consiglio comunale durante la discussione sulla determinazione dei costi del servizio e della tassa sui rifiuti che lo deve coprire. E naturalmente il dibattito non ha mancato di sollevare polemiche, in particolare riguardo il futuro dell’inceneritore. «Volevate dismetterlo - ha attaccato Carlo Cunegato di Tessiamo Schio - Invece si brucia di più». «Vogliamo smantellare la “linea 2” » ha risposto il sindaco Valter Orsi.

La Tari personalizzata in base al volume di immondizia indifferenziata conferita era una delle novità del nuovo porta a porta “spinto” introdotto la scorsa estate, e per questo gli utenti erano stati dotati di sacchetti con chip identificativi. Il cambio doveva avvenire quest’anno, ma per un inconveniente tecnico non sarà così. Il motivo, ha spiegato la giunta, è che il materiale fornito ad Ava era difettoso e i chip non erano leggibili. Il problema sarebbe già stato risolto, ma ha impedito la raccolta dei dati necessari a definire una tariffazione “a consumo”.

La Tari, dunque, a Schio sarà simile a quella del 2016. Forse un po’ più bassa, visto che è prevista una riduzione media di circa il 2%. «Grazie ai cittadini abbiamo innalzato la differenziata al 70%, senza aumentare la tassa» ha rivendicato il sindaco. «Non è merito del nuovo sistema, ma degli uffici comunali che hanno scoperto oltre un migliaio di evasori» ha ribattuto Davide Casarotto del Pd. La riduzione sarebbe dovuta all’aumento di utenze e superfici tassate e non a un aumento di efficienza. «Ma il porta a porta ha obbligato gli evasori a emergere» ribatte l’assessore Giancarlo Stefenello.

Parlando di rifiuti, non si poteva non chiamare in causa l’inceneritore. È stato Cunegato a sottolineare l’aumento dei rifiuti inceneriti (83 mila tonnellate nel 2016, 22 mila in più rispetto all’anno precedente): «volevate dismetterlo, ma si va proprio al contrario». «Queste sono le conseguenze della decisione di ampliare la “linea 1” approvata da chi era al mio posto nel 2009 e ormai non si può farci niente - ha ribattuto il sindaco - Ma noi manteniamo le promesse: entro breve sarà necessario discutere il futuro della “linea 2” e ci batteremo affinché, invece di rinnovarla, sia smantellata».

Elia Cucovaz

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