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Il ricordo

Il legame con Schio
dell'etoile che danzò
con Rudolf Nureyev

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Bortoluzzi con Nureyev
Bortoluzzi con Nureyev
Bortoluzzi con Nureyev
Bortoluzzi con Nureyev

Paolo Bortoluzzi, stella della danza classica italiana e internazionale, avrebbe compiuto e festeggiato gli 80 anni giovedì 17 maggio. Il condizionale è d'obbligo perché una polmonite virale nel 1993 l'ha strappato, ancora giovane e attivo, ai suoi cari e al mondo del ballo. Ma pochi sanno che Bortoluzzi, nato a Genova e morto a Bruxelles, ha un forte legame con Schio, da dove proveniva mamma Rina Dalla Riva, seppellita a Magré, e dove ha ancora umerosi parenti delle famiglie Frinzi e Dalla Riva.

Bortoluzzi, scoperto e ingaggiato da Maurice Bejart, ha una straordinaria carriera artistica che parla da sola: nel '66 interpreta "Romeo e Giulietta" con Laura Proença e nel '70 affianca Rudolf Nureyev in una coreografia dello stesso Bejart tratta da Mahler. Fu oetile dell'American Ballet Theater di New York dove, fino all'81, danzò nel "Lago dei cigni", "Giselle", per poi diventare direttore del balletto della Scala di Milano. Ha danzato con Carla Fracci e Luciana Savignano. Ultimo incarico nel 1990 quale direttore della danza del teatro di Bordeaux. E ultima sua produzione "La bella e la bestia", portata in giro per il mondo e in Italia al teatro Carlo Felice nella sua Genova. Una carriera, quella di insegnante e coreografo, ancora lanciata quando la malattia lo stroncò e che lo accomuna con Nureyev, nato e morto nello stesso anno. Fino agli anni '70, passava sovente le estati in Val Leogra, al seguito di mamma Rina e con la sorella Bianca. Era sposato con la ballerina iraniana Jaleh Kerendi che gli diede due figli.

M.SAR.

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