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Il centro snobba il Consiglio di quartiere

Elettori in fila in qualche seggio per eleggere il consiglio di quartiere a Schio. FOTO STELLAL’affluenza ieri sera era di molto superiore al voto precedente
Elettori in fila in qualche seggio per eleggere il consiglio di quartiere a Schio. FOTO STELLAL’affluenza ieri sera era di molto superiore al voto precedente
Elettori in fila in qualche seggio per eleggere il consiglio di quartiere a Schio. FOTO STELLAL’affluenza ieri sera era di molto superiore al voto precedente
Elettori in fila in qualche seggio per eleggere il consiglio di quartiere a Schio. FOTO STELLAL’affluenza ieri sera era di molto superiore al voto precedente

Per un punto il Centro perse il suo quartiere. Promosse invece, almeno secondo i dati ufficiosi trapelati ieri notte, le altre quattro circoscrizioni che sono riuscite dunque a raggiungere il quorum del 15%.

Questo il risultato del secondo turno elettorale per il rinnovo dei Cdq che vedrebbe così confermati Ss. Trinità, Poleo, Magrè e il neonato “Santa Croce, Maglio” che si è guadagnato così il suo “parlamentino” staccando le sue sorti da quelle dell’area centrale che per un pugno di voti non sarà rappresentata.

LO SPOGLIO. Lo spoglio è proceduto fino a tarda ora nelle circoscrizioni che hanno raggiunto il quorum. I dati relativi al centro, invece, sono arrivati mezz’ora dopo la chiusura dei seggi alle 20. Dalla conta delle schede è emerso che solo il 14,05% degli aventi diritto si erano recati alle urne, pari a 543 persone. Ne mancavano 37 per raggiungere il quorum del 15%. La conta si è protratta invece nelle circoscrizioni in cui dai primi conteggi era emerso il raggiungimento del quorum, per procedere alla quantificazione dei voti di ciascun candidato.

AMAREZZA. Grande amarezza per i candidati del quartiere “Centro, Rossi”, che si sono visti sfuggire l’elezione per un soffio nonostante avessero riposto grandi speranze in questo secondo turno e. Secondo loro il centro era forse la circoscrizione più bisognosa fra tutte di avere dei rappresentanti. Per altri invece invece la vicinanza al municipio e la presenza di eventi rende superfluo un organo di collegamento tra cittadini e amministrazione. In ogni caso il quartiere 1 è quello in cui l’affluenza è sempre stata minore.

CODE AI SEGGI. Secondo quanto si era visto durante la giornata, il numero delle persone che si sono recate ai seggi era apparso notevolmente superiore alla tornata precedente creando un’atmosfera di ottimismo negli addetti ai lavori. I quorum erano di 580 elettori per il quartiere 1, di 765 per il 2, di 898 per il 3 di 1.127 per il 4 e di 509 per il 7. Solo dopo la conta ufficiale si potrà quantificare di quanto queste soglie sono state superate e quindi se i quartieri a Schio si sono salvati a pieni voti o per il rotto della cuffia.

IL PRECEDENTE. Alle precedenti elezioni che si erano svolte ad inizio ottobre solo l’8,4% degli elettori (331 perasone) aveva votato in Centro. Il quartiere ha registrato quindi un balzo in avanti di oltre 200 votanti, non sufficienti però a centrare il quorum. A “S. Croce, Maglio” l’affluenza era stata del 12,96% (484 votanti) a “Magrè, Ca’ Trenta”, del 14,28%, (1081 votanti), a “Ss. Trinità, Piane Ressecco” del 9,9%, (602 votanti), a “Poleo, Stadio, Aste, Cappuccini” era stata del 14,18% (733 votanti)

GIÀ AL LAVORO. Sono già al lavoro invece i due consigli dei quartieri che avevano già superato il quorum alla precedente tornata elettorale che hanno già eletto i loro presidenti e iniziato le loro attività.

Nei due quartieri più piccoli e periferici, l’affluenza era stata alta, ben il 41,15% al Tretto (323 votanti) e il 27,9% (549 votanti) a Giavenale, testimoniando la volontà dei residenti delle due frazioni di mantenere i propri parlamentini di quartiere come istituto intermedio di collegamento con l’amministrazione comunale per definire scelte strategiche insieme ai cittadini.

Elia Cucovaz

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