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Il Centro cancellato: «È colpa dei politici»

Matilde Sella. E.CU.Giuseppe Bortoloso. E.CU.Laura Marchetto. E.CU.Mario Converio. E.CU.
Matilde Sella. E.CU.Giuseppe Bortoloso. E.CU.Laura Marchetto. E.CU.Mario Converio. E.CU.
Matilde Sella. E.CU.Giuseppe Bortoloso. E.CU.Laura Marchetto. E.CU.Mario Converio. E.CU.
Matilde Sella. E.CU.Giuseppe Bortoloso. E.CU.Laura Marchetto. E.CU.Mario Converio. E.CU.

Per la prima volta Schio perde per strada un quartiere. E non si tratta di uno qualsiasi, ma proprio del cuore della città. Le cause del problema secondo gli stessi residenti, sono molteplici. C’è chi dice che in centro vivono molti immigrati che non vanno a votare, chi dà la colpa ai consiglieri che non hanno saputo incidere e chi sostiene: «La colpa è dei politici». D’altra parte bisogna dire che in centro sono già concentrati i servizi, gli eventi e in generale le attenzioni dell’amministrazione comunale. Da questo punto di vista, quindi, il consiglio di quartiere 1 potrebbe essere considerato meno necessario rispetto a quelli periferici. Ma visti i problemi dell’area, aver perso una cinghia di trasmissione tra residenti e municipio è davvero così ininfluente?

I DATI. Il quartiere “Centro, Rossi” ha registrato il 14,05% di affluenza alle urne (pari a 543 votanti), mancando per meno di un punto percentuale il quorum del 15%. Per raggiungerlo bastavano 37 voti in più.

A livello cittadino il centro è stato il quartiere dove l’affluenza è stata minore sia in questa che nella precedente tornata elettorale di inizio ottobre, quando aveva votato appena l’8,4% degli aventi diritto(331 persone). Lo stesso vale per le elezioni di cinque anni fa, quando il quartiere 1, che allora comprendeva anche S. Croce, si salvò per mezzo punto percentuale. D’altra parte l’impegno profuso dai candidati negli ultimi due mesi ha dato i suoi frutti visto che rispetto al primo turno i votanti sono cresciuti del 67%: più che in ogni altro quartiere.

LE OPINIONI. Fra i residenti , si dice dispiaciuta la farmacista Matilde Sella. «So che non tutti sono convinti dell’importanza del Cdq - afferma - Per me invece è una bello occasione di partecipazione popolare. Bisognerebbe pensare a come farlo comunque». Secondo lo scultore Mario Converio «il problema è che negli anni passati, un po’ per colpe proprie e un po’ per colpa dell’amministrazione, il Cdq aveva inciso poco con le sue proposte, quindi è ovvio che ci sia disinteresse». Giuseppe Bortoloso, ex consigliere non candidato, sospetta che il problema sia un altro: «I contrasti politici tra la vecchia e la nuova amministrazione hanno influito sul voto. Personalmente, comunque, resto a disposizione dei cittadini».

LE CONSEGUENZE. Scommettere sui quartieri è stato un errore? «Il risultato negli altri quattro dimostra che in città si crede ancora nella politica dal basso - afferma la consigliera comunale Laura Marchetto, delegata alla partecipazione - Mi dispiace per il Centro, anche per l’impegno profuso dai candidati. La causa potrebbe essere da una parte la vicinanza al Comune, dall’altra la mancanza del senso di comunità che ha portato gli altri quartieri a compattarsi dopo il primo turno. Sosterremo comunque chi vorrà mettersi al servizio dei residenti in forma diversa dal Cdq». Ora sarà il Comune a gestire le strutture prima affidate al quartiere, potendo concederle anche ad altri soggetti. Il centro civico di vicolo Maddalena, in ogni caso, era già chiuso da anni per necessità di messa a norma.

Elia Cucovaz

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