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Schio

Il braccio destro
del Papa fa ritorno
nella sua canonica

Il cardinale Pietro Parolin
Il cardinale Pietro Parolin
Il cardinale Pietro Parolin
Il cardinale Pietro Parolin

SCHIO. La presenza di un uomo straordinario in una neonata parrocchia di provincia non può che imprimere un segno indelebile nella memoria e nel cuore di chi ha la fortuna di dividere con lui un pur breve periodo di vita. Monsignor Pietro Parolin non era nemmeno sacerdote quando nel 1979 arrivò a Ss. Trinità, dove la comunità si riuniva per dire messa sopra un’ex stalla.

E oggi che vi ritorna da Segretario di Stato vaticano, i compagni di allora si preparano ad accoglierlo non come vertice della gerarchia ecclesiastica, ma come “don Piero”: un vecchio amico che ritorna a casa. Ed è proprio questo per loro monsignor Parolin, un uomo che nonostante gli incarichi in Vaticano e in giro per il mondo, ha sempre trovato il tempo di tenere i contatti con i conoscenti. 

 

La giornata scledense del cardinale Parolin prevede alle 11 la concelebrazione della messa nella chiesa di SS. Trinità, quindi ci si sposterà nel Centro parrocchiale per la benedizione, in programma per mezzogiorno. Seguirà un momento conviviale: nel Centro è stata allestita una mostra con le fotografie che ritraggono don Piero in alcuni momenti degli anni a Schio. 

 

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E.CU.

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