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Giovane madre trovata morta Lascia una bimba

Romina Scapin, 46 anni, lascia una figlia di 4 anni.  K.Z.L’abitazione di via Paolo Lioy, zona stadio di atletica, dov’è avvenuta la tragedia. K.Z.
Romina Scapin, 46 anni, lascia una figlia di 4 anni. K.Z.L’abitazione di via Paolo Lioy, zona stadio di atletica, dov’è avvenuta la tragedia. K.Z.
Romina Scapin, 46 anni, lascia una figlia di 4 anni.  K.Z.L’abitazione di via Paolo Lioy, zona stadio di atletica, dov’è avvenuta la tragedia. K.Z.
Romina Scapin, 46 anni, lascia una figlia di 4 anni. K.Z.L’abitazione di via Paolo Lioy, zona stadio di atletica, dov’è avvenuta la tragedia. K.Z.

L’hanno trovata senza vita all’ingresso, vicino al telefono, nel suo appartamento di via Paolo Lioy 79, in zona Stadio. Forse Romina Scapin, scledense di 46 anni, avrebbe voluto chiedere aiuto quando ha capito che qualcosa non andava. Saranno gli esiti dell’autopsia già eseguita a stabilire con esattezza le cause della morte della donna, con ogni probabilità riconducibile ad un attacco cardiaco. Scapin lascia una bimba di soli 4 anni, di cui ora si occuperanno le zie, Linda e Monia. LA GIORNATA. Tutto sembrava scorrere come sempre l’altro giorno. Romina Scapin aveva scompagnato la figlioletta alla scuola materna di prima mattina, per poi andare a fare la spesa con un’amica. Quindi, era rientrata a casa e si ed era impegnata a sbrigare alcune faccende domestiche in cucina. L’amico Dario Berna aveva appuntamento con Romina alle 12.30 circa. È arrivato sotto casa ed ha suonato al campanello senza ricevere alcuna risposta. Non si è allarmato subito, ma ha intuito che ci fosse qualcosa di diverso dal solito sentendo abbaiare con insistenza Micheal, il cane della donna: lei, di solito, era molto attenta che il quattro-zampe stesse in silenzio per non disturbare il vicinato mentre lunedì abbaiava senza sosta e soprattutto senza che lei lo richiamasse. Berna, quindi, dopo alcune insistenze, ha chiamato una delle due sorelle di Romina, quella che abita più vicina. I momenti si sono fatti via via più concitati fino che uno dei nipoti di Scapin si è arrampicato al primo piano della casetta su due livelli in via Lioy. Lì, la terribile scoperta e l'allerta lanciata ai soccorsi. Sono arrivati il Suem ed una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Schio. Mentre attendeva i soccorsi, Dario Berna ha tentato in ogni modo di rianimare la giovane donna, che era supina e purtroppo non dava segni di vita. LA FAMIGLIA. Linda Scapin è arrivata nella casa dove Romina ha vissuto a lungo con la madre e poi con la figlia. È molto provata, ma vuole ricordare la sorella: «La chiamavano “mamma coraggio”- racconta, senza nascondere le lacrime-. Era stata abbandonata dal compagno appena incinta ma ha deciso comunque di portare avanti la gravidanza. Dopo la diagnosi pre-natale che era stata fatta sulla piccola, Romina aveva deciso prendersi un mese di riflessione ma aveva detto “Della mia bimba non mi libero, le do la vita che Dio le ha dato”. Era stata una gravidanza molto difficile. Ora, io sarò la tutrice e mia sorella la pro-tutrice. Non sarà mai sola. Per la sua bimba ha dato la sua vita. Posso dire che è morta di crepacuore un po' alla volta: ha avuto una vita piena di batoste» • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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