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Schio

Fuga a 220 orari
Adesso è caccia
all’Audi nera

Una pattuglia dei carabinieri durante un servizio notturno di vigilanza contro i reati predatori
Una pattuglia dei carabinieri durante un servizio notturno di vigilanza contro i reati predatori
Una pattuglia dei carabinieri durante un servizio notturno di vigilanza contro i reati predatori
Una pattuglia dei carabinieri durante un servizio notturno di vigilanza contro i reati predatori

Folle inseguimento a 220 all’ora alle due di notte, fra un ospedale e l’altro (quello dismesso e quello operativo, per catturare due banditi che avevano appena tentato un furto in una villetta di un quartiere a poche centinaia di metri dal centro, fattore questo rivelatosi decisivo per la rapidità d’intervento.

Dopo l’Audi gialla, a Schio è caccia all’Audi nera, potente, probabilmente rubata, usata dai malviventi per sfuggire alla pattuglia dei carabinieri che li stava braccando.

Il tutto è avvenuto a Ss. Trinità, in via della Potara, dietro all’ex ospedale De Lellis, ora Casa della salute. Poco dopo l’1,30 arriva la telefonata al 112: «Due sconosciuti si aggirano per il mio giardino, temo vogliano entrare in casa », è l’allarme concitato del proprietario che ha tuttavia la prontezza di chiedere aiuto a chi può far qualcosa in tempi veloci. Nella villetta risiede una coppia di pensionati sessantenni. Rumori sospetti li avevano svegliati e quando hanno dato un’occhiata dalla finestra hanno notato, nell’ombra, la sagoma di due individui, volto coperto probabilmente da un passamontagna. Le loro intenzioni sono apparse chiare e di conseguenza è scattata la segnalazione. In soccorso ai coniugi arriva una pattuglia che stava perlustrando il centro storico: in un minuto giunge sul posto. Nel frattempo i malviventi hanno capito che qualcosa sta andando loro storto, riscavalcano la recinzione e si danno alla fuga, mentre i militari stanno sopraggiungendo.

Quello che va in scena è un inseguimento spettacolare, nel buio della notte, lungo la provinciale 350 in territorio di Santorso, a velocità da Formula Uno. E si conclude poco oltre le rotatorie del polo ospedaliero Alto vicentino, dove i banditi, approfittando del potente mezzo a loro disposizione e dell’oscurità incombente, riescono a far disperdere le tracce.

Ai carabinieri restano la soddisfazione di un furto in abitazione non riuscito e qualche elemento utile all’identificazione dei due ignoti. Pare che non sia l’unica Audi potenzialmente usata per compiere razzie che bazzica nel territorio. Non siamo ancora alla psicosi dell’Audi gialla che ha tenuto banco sino a qualche giorno fa, quando è stato identificato il criminale guidatore folle che seminava il panico in molte regioni italiane, ma sembra che certi veicoli potenti siano fra i preferiti dalle bande di malavitosi.

«La collaborazione fra cittadini e forze dell’ordine ha funzionato in questo caso - fanno sapere dalla caserma di via Maraschin dove hanno coordinato l’operazione. - Ribadiamo la necessità di segnalare ogni minimo sospetto al 112 e non postare messaggi sui social che servono a poco, in quanto la tempestività d’intervento è fondamentale per sventare le azioni criminose».

Il vademecum più volte ribadito dal cap. Vincenzo Gardin, comandante della Compagnia di Schio, è semplice: segnalare rumori strani, persone e movimenti sospetti, soprattutto nelle ore notturne ma anche in quelle serali, visto che l’oscurità in questi giorni cala già dopo le 18 e diversi furti vengono messi a segno nel fine settimana quando le famiglie sono a messa, in pizzeria o al cinema.

Mauro Sartori

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