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Ex BpVi, il Comune
vuole costituirsi
per i risarcimenti

Una protesta dei risparmiatori davanti all’ex BpVi di Schio
Una protesta dei risparmiatori davanti all’ex BpVi di Schio
Una protesta dei risparmiatori davanti all’ex BpVi di Schio
Una protesta dei risparmiatori davanti all’ex BpVi di Schio

L’amministrazione comunale vuole costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario contro chi ha gestito la Banca Popolare di Vicenza, con lo scopo di poter accedere agli atti processuali a favore degli scledensi che ne fossero interessati.

Una mossa a sorpresa, quella del sindaco Valter Orsi, preannunciata dopo un confronto in Consiglio comunale ma da qualche giorno messa nero su bianco, con l’affidamento dell’incarico legale all’avvocato civico Umberto Poscoliero: «Visto che la Procura della Repubblica ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini a carico degli amministratori della Bpvi, da cui emergono gravi irregolarità nella gestione della banca stessa, tali da giustificare il diritto/dovere dell’amministrazione comunale di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare che verrà fissata avanti al Gip». Questo recita la delibera adottata dalla giunta nella quale, al medesimo avvocato dello studio legale comunale è affidato il compito di cercare di costituirsi nel ricorso al Tar promosso da Serenissima Ristorazione contro l’aggiudicazione del servizio di ristorazione scolastica per il quinquennio 2017 - 2022. Due incarichi nella medesima delibera ma svincolati fra loro.

Per quanto riguarda il primo, il sindaco Orsi, nel premettere che il mandato non è tecnicamente ancora operativo, spiega il motivo di questa singolare scelta: «Ha valenza politica per dare un segnale alla comunità, parte della quale duramente colpita dalla crisi delle banche venete, Popolare in particolare. Dovessero essere rinviati a giudizio i vertici, noi saremo pronti a partecipare al processo e a chiedere i danni per conto della comunità stessa».

A valutare la costituzione sarà il gup in udienza. Il sindaco ammette che le possibilità di ottenere un risarcimento non sono così elevate «ma mi devo far carico degli interessi cittadini, soprattutto quelli che, danneggiati, non partecipano in proprio all’iter giudiziario. Era un impegno che avevo preso anche nei confronti della Casa del consumatore di Schio che sta seguendo l’evolversi della vicenda per conto di numerosi nostri concittadini». Spiegato che il risarcimento sarà un obiettivo difficile da conseguire a fronte di quanto sta emergendo, il sindaco offre un’altra motivazione alla sua scelta: «Costituendoci parte civile potremo accedere agli atti processuali. Rammento che le vicende Bpvi e Veneto Banca hanno creato uno sconquasso in città a livello sociale. L’impatto è stato enorme, non solo a Schio. È giusto che il Comune sia parte attiva nelle aule del tribunale».

Mauro Sartori

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