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Erbacce e piante nei torrenti, è allarme

La folta vegetazione che restringe l’alveo del torrente Leogra a Magré. ZILLIKENErbacce invadenti sul greto del torrente Gogna. Z.K.
La folta vegetazione che restringe l’alveo del torrente Leogra a Magré. ZILLIKENErbacce invadenti sul greto del torrente Gogna. Z.K.
La folta vegetazione che restringe l’alveo del torrente Leogra a Magré. ZILLIKENErbacce invadenti sul greto del torrente Gogna. Z.K.
La folta vegetazione che restringe l’alveo del torrente Leogra a Magré. ZILLIKENErbacce invadenti sul greto del torrente Gogna. Z.K.

Piante nel Leogra, solo erba nel Gogna. E i residenti protestano per le bollette consortili. I due principali corsi d'acqua della città di Schio versano in condizioni differenti in vista di una stagione, quella autunnale, che porterà abbondanti piogge dopo un'estate secca. Nulla a che vedere con la piccola foresta presente nel Livergon a Malo, per cui il Genio civile si muoverà a breve con un piano da 120 mila euro. Nel caso scledense, la responsabilità d si divide tra Consorzio di bonifica “Alta pianura veneta” per il Gogna ed il Genio per il Leogra. Numerose le segnalazioni preoccupate dei cittadini, che non se la prendono solo per la manutenzione.

GOGNA. Visto da via Lungo Gogna, il torrente scorre placido e non occupa che pochi centimetri dell'alveo. La corrente viaggia tra una distesa d'erba ed arbusti che potrebbero destare qualche problema, ma il direttore dell'area tecnica territoriale Imerio Borriero spiega: «Nel caso di una piena, l'erba non è certo un problema. Diverso sarebbe se ci fossero piante. Nel caso del Gogna, interveniamo ogni anno nel mese di maggio seguendo la nostra programmazione anche se non escludo un nuovo passaggio nell'area di Schio per la prima settimana di ottobre. Il torrente è pulito e non desta preoccupazione. I cittadini segnalino le criticità, tenendo presente non i problemi “personali”, ma quelli che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza idraulica».

LEOGRA. Sul ponte di Magré la portata del Leogra è al minimo, tanto che gli operai che stanno ultimando i lavori di messa in sicurezza del passaggio per auto e pedoni operano tranquillamente nel letto del fiume. In questo caso, la situazione è peggiore rispetto al Gogna: se l'erba è un minimo comune denominatore, qui si presentano anche piante ad alto fusto che potrebbero rappresentare un problema. Non è escluso che il Genio intervenga nelle prossime settimane, come già deciso per Malo.

CONSORZIO. Ci sono cittadini, però, che pur non potendosi lamentare dell'opera sul campo di “Alta pianura veneta”, se la prendono con i bollettini. «Con il consorzio Leogra-Timonchio, dopo aver pagato per anni 14 euro, mi avevano esentato perché era una cifra troppo bassa – spiega Giovanni Camposilvan -. Ora, invece, sono tornato a pagare ogni due anni. In più, hanno speso soldi per mandarmi una seconda raccomandata in cui mi notificavano l'avvenuto pagamento del biennio scorso, quando la ricevuta era già stata data a mia moglie. Mi sembra uno spreco assurdo». Dal consorzio fanno sapere che «dopo alcuni anni in cui il contributo era stato eliminato per chi pagava cifre basse, ora è stato ripristinato».

Karl Zilliken

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