SCHIO. In una Pasqua per certi versi miracolosa Schio ha ritrovato tredici suoi tesori nascosti probabilmente dai religiosi in un muro dei chiostri di San Francesco per sottrarli a possibili predatori bellici. Una scoperta sensazionale, avvenuta nel pomeriggio del sabato santo, giornata di pulizie nelle case.
Da poco i chiostri sono la casa dell’associazione Daisy, sfrattata da un precedente alloggio poi affittato a profughi. È composta da donne che si dedicano all’artigianato creativo e manuale. Loro hanno trovato, in un muro divisorio con la chiesa quattrocentesca dedicata al santo di Assisi, in una nicchia creata apposta, 12 reliquari e una grande statua di Sant'Antonio dello scultore Guido Cremasco, risalente al 1911. I reliquari sono invece assai più antichi, ma di loro non c'è per ora traccia negli archivi.
Oggi il mistero potrebbe essere svelato. Il sindaco Valter Orsi e il suo vice Roberto Polga li hanno presi in consegna e affidati alla polizia locale.