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Donna investita
sulle solite strisce
E scoppia il caso

Il luogo dell’incidente dell’altra sera in via Toaldi, con i rilievi della polizia locale. S.D.C.
Il luogo dell’incidente dell’altra sera in via Toaldi, con i rilievi della polizia locale. S.D.C.
Il luogo dell’incidente dell’altra sera in via Toaldi, con i rilievi della polizia locale. S.D.C.
Il luogo dell’incidente dell’altra sera in via Toaldi, con i rilievi della polizia locale. S.D.C.

Un altro investimento sulle solite strisce di via Toaldi. Una sessantenne è così finita all'ospedale. L’ennesimo incidente è avvenuto nell'attraversamento pedonale nella curva di via Toaldi, davanti all'imbocco di via Fra Matteo. «Una strada pericolosa per il traffico», è la preoccupazione dei residenti.

Un punto critico che presenta scarsa visibilità, soprattutto di notte o con il maltempo. E l’acquazzone di martedì pomeriggio di certo ci ha messo del suo, oltre all’imprudenza dell’automobilista, nell'investimento della signora che stava attraversando e che è stata urtata da una Fiat 600 che viaggiava verso San Rocco, guidata da D.D.G., ottantenne di Schio. La donna P.M. scledense di 64 anni, è finita a terra riportando gravi ferite al capo e lesioni agli arti inferiori. A prestarle i primi soccorsi è stata una dottoressa che passava di lì e che è rimasta al suo fianco fino all'arrivo dell'ambulanza del Suem, che l'ha poi condotta all'ospedale di Santorso dove le è stata diagnosticata una frattura alla rotula. Non è in pericolo di vita, ma la prognosi complessiva è di alcune settimane.

Non si tratta del primo episodio di questo tipo verificatosi lungo via Toaldi e la contigua via San Rocco. Una strada stretta e tortuosa, con due curve cieche consecutive, ma soprattutto molto trafficata, tanto da aver spinto i residenti a dar vita ad una petizione qualche tempo fa.

«In questo incrocio sono già capitati altri investimenti – afferma Massimo Caruso, residente in zona e genero della donna investita – perché la visibilità non è buona. E per fortuna che di recente il Comune ha migliorato l’illuminazione sulle strisce, prima era ancora peggio. Purtroppo tutti i giorni questa strada è intensamente trafficata, soprattutto negli orari di punti del mattino e del rientro lavorativo serale. L'unica soluzione possibile per decongestionare potrebbe essere la variante Destra Leogra alla sp.46». «Le automobili spesso superano il limite di velocità – aggiungono i residenti della famiglia Costa – e a volte a piedi bisogna aspettare un bel po' prima che qualcuno si fermi e conceda di attraversare».

Alcuni residenti di via Fra Matteo in passato avevano suggerito di installare un attraversamento pedonale a chiamata, ma «l'opzione – spiega Caruso - è stata scartata dal Comune proprio per il troppo traffico presente. Con un semaforo si creerebbero troppe code la viabilità risulterebbe ancora più congestionata». Basti pensare che l'altra sera, proprio a causa dell'incidente, si sono creati incolonnamenti in ambo le direzioni tanto che gli agenti del Consorzio di polizia locale Alto Vicentino, intervenuti per effettuare i rilievi, hanno dovuto occuparsi anche del deflusso dei veicoli.

Tra le soluzioni ventilate negli anni spiccano quella del fantomatico tunnel della Valletta, oggi del tutto accantonata, ma che in epoche remote era sembrata l’infrastruttura risolutrice per la viabilità cittadina. Tra le altre opzioni c'erano state l'istituzione di un senso unico o di una zona a traffico limitato: soluzioni scartate perché avrebbero però completamente scaricato il traffico di attraversamento sul centro storico.

Silvia Dal Ceredo

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