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Diverbio per l’auto
Batte la testa
Pensionato grave

In primo piano le macchie di sangue lasciate sull’asfalto dopo la lite a Magré. ZILLIKEN
In primo piano le macchie di sangue lasciate sull’asfalto dopo la lite a Magré. ZILLIKEN
In primo piano le macchie di sangue lasciate sull’asfalto dopo la lite a Magré. ZILLIKEN
In primo piano le macchie di sangue lasciate sull’asfalto dopo la lite a Magré. ZILLIKEN

Qualche bicchiere di troppo, l'afa opprimente ed un litigio per futili motivi ha rischiato di trasformarsi in tragedia. L'altro giorno, poco prima delle 17 davanti al bar “Alla Riva” in via Riva di Magré, Paolo C, 46 anni, che vive poco distante e Vittorio S., 75 anni, anch’egli residente a Magré erano assieme, come spesso accadeva, a bere un bicchiere.

Secondo una prima ricostruzione, il più anziano avrebbe parcheggiato l'auto, una Fiat “Grande Punto”, davanti all'esercizio commerciale. Andando a recuperare la vettura, dopo aver trascorso un po’ di tempo nel locale che è anche provvisto di slot machine, si sarebbe accorto che le chiavi della macchina erano scomparse ed era quindi impossibile metterla in moto. Vittorio, guardandosi attorno, avrebbe individuato in Paolo, unico presente in quel momento, l'autore di quello che avrebbe potuto essere uno scherzo, dirigendosi però verso casa per recuperare un mazzo di riserva che gli avrebbe quindi consentito di accendere la macchina.

La rabbia, però, sarebbe montata proprio durante il tragitto che prima ha condotto Vittorio nella sua abitazione e poi lo ha riportato in via Riva di Magré. Una camminata durate il quale sarebbe cresciuto il risentimento.

Giunto davanti al bar, infatti, Vittorio avrebbe affrontato Paolo.

Prima è nato un diverbio che, poi, è sfociato in una vera e propria lite che, a sua volta, si è trasformata in una colluttazione.

La differenza di età e di stazza in favore del più giovane, però, avrebbe sopraffatto il contendente che sarebbe quindi piombato violentemente a terra battendo il cranio sull'asfalto.

Poco dopo è arrivata un’autoambulanza del Suem 118, che ha trasportato rapidamente l'anziano al pronto soccorso dell’ospedale Altovicentino di Santorso per gli accertamenti del caso.

Ora Vittorio resta ricoverato in prognosi riservata a causa del trauma cranico, ma non correrebbe pericolo di vita. Sono in corso le indagini per comporre tutti i tasselli di quanto accaduto, servendosi delle testimonianze di chi era presente.

Il giorno dopo il bar “Alla Riva” è praticamente deserto. Nel quartiere non si parla d'altro. In un altro bar, non molto lontano, Paolo è seduto e cerca conforto raccontando la sua versione: «Credeva che gli avessi portato via le chiavi, ma le avevamo ritrovate sotto un tavolo. Quando è tornato e gliele abbiamo rese, mi ha chiamato fuori e mi ha dato degli schiaffi, mi sono sentito minacciato e l'ho spinto. Lui è caduto e si è tagliato. È stata una fatalità. Mi hanno detto che non aveva perso conoscenza». Solo le indagini chiariranno la dinamica delle colluttazione e le eventuali responsabilità

Karl Zilliken

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