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Da Poleo la guerra alle aperture festive

I supermercati e negozi aperti nei giorni festivi finiscono nel mirino del movimento mariano di Poleo
I supermercati e negozi aperti nei giorni festivi finiscono nel mirino del movimento mariano di Poleo
I supermercati e negozi aperti nei giorni festivi finiscono nel mirino del movimento mariano di Poleo
I supermercati e negozi aperti nei giorni festivi finiscono nel mirino del movimento mariano di Poleo

Sara Panizzon Parte da Poleo la guerra, trasformata in una mozione presentata al consiglio regionale, contro le aperture festive dei negozi. E l’imprenditore del settore, Marcello Cestaro, si schiera a favore. Con il ponte dell'Immacolata è scattata anche la corsa ai regali tra gli scaffali di centri commerciali e ipermercati cittadini. In questo clima di shopping prefestivo, però, c'è chi rivendica il diritto dei lavoratori della piccola, media e grande distribuzione di trascorrere a casa le domeniche e le principali festività del calendario cristiano: sono i membri del Movimento mariano Regina dell'Amore che, attraverso il Tavolo Permanente per la Famiglia ospitato mensilmente a Casa Nazareth e nel quale si riuniscono 28 associazioni che lottano per la difesa dei valori non negoziabili, hanno esaminato e portato all’attenzione dell’assessore regionale Elena Donazzan, la proposta di chiudere negozi e supermercati la domenica e durante le festività per difendere il diritto al riposo e il valore dell'unione familiare. L'idea è stata accolta dall'assessore Donazzan che l'ha trasformata in una mozione presentata in consiglio regionale e in attesa di essere discussa. «Da due anni, il Movimento ha accolto ed è divenuto parte integrante del tavolo dei valori che si relaziona con l'assessore Elena Donazzan- spiega Mirco Agerde, presidente del Movimento Mariano Regina dell'Amore- In questo periodo di negozi aperti ci siamo chiesti se fosse il caso che qualcuno alzasse la voce per dire che le feste vanno santificate e ci siamo impegnati per concretizzare, a livello sociale e politico, una richiesta di sensibilizzazione alle varie categorie perché si tornasse alla chiusura domenicale e festiva. Gli attuali orari di lavoro, infatti, aumentano il processo di disgregazione delle famiglie. La nostra proposta trasformata dall'assessore Donazzan nella mozione, inserita in calendario e pronta per essere sottoposta al voto del consiglio regionale, coinvolgerà tutti i Comuni veneti. Siamo convinti che la famiglia venga prima del denaro». Sul tema concorda anche il presidente del gruppo veneto della grande distribuzione Unicomm, Marcello Cestaro che proprio pochi giorni fa, intervenendo alla tavola rotonda del Forum dei Mestieri, davanti ad una platea composta dai genitori degli alunni delle medie, ha ribadito l’importanza di garantire alle famiglie il giusto riposo almeno a Natale, Santo Stefano e Pasqua: «Da anni mi sto impegnando affinché ai lavoratori dei centri commerciali e dei supermercati, sia ridato il diritto di trascorrere le principali festività a casa con le proprie famiglie- conclude- Da quando è stato introdotto il decreto “Salva Italia” promosso dal governo Monti per cui i negozi possono restare aperti quanto e quando vogliono, tutte le grandi catene ne stanno approfittando per acquisire mercato e far morire i più piccoli. Queste politiche hanno portato la rovina di molte famiglie che a causa dei turni di lavoro non riesco a vedersi. Le feste vanno santificate e in quei giorni i negozi devono rimanere chiusi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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