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Schio

Concorso vigili
In 280 per un posto
Bocciati 9 su 10

Un’affollata prova scritta di un concorso pubblico come quello effettuato all’Ipsia Garbin
Un’affollata prova scritta di un concorso pubblico come quello effettuato all’Ipsia Garbin
Un’affollata prova scritta di un concorso pubblico come quello effettuato all’Ipsia Garbin
Un’affollata prova scritta di un concorso pubblico come quello effettuato all’Ipsia Garbin

Boom di presenze al concorso indetto dal Consorzio di polizia locale Alto Vicentino che ha messo sul piatto un posto da agente a tempo indeterminato. Praticamente un miraggio coi tempi che corrono, dove dilagano disoccupazione e contratti da sfruttamento, ma che ha spinto tanti a tentare.

Nonostante si fossero iscritti in 346, sono stati in 280 a presentarsi mercoledì per affrontare le prove, ospitate all'Ipsia Garbin che ha messo a disposizione l'ala nuova della scuola con una decina di aule. «Un numero sicuramente notevole – spiega il comandante Giovanni Scarpellini – sia per ringiovanire l’organico ed avere più agenti operativi, sia perchè si tratta del primo concorso del settore dopo tanto tempo, almeno cinque anni». Solo una trentina di loro però è riuscita a spuntarla e passare all'orale.

La schiera di candidati, trepidante e speranzosa, si presentava parecchio variegata. A tentare il concorso sono stati tanti giovani, ma anche quarantenni, diplomati o laureati, non pochi disoccupati e precari. Ragazzi e padri di famiglia, giovani madri ed esodati, una moltitudine umana proveniente veramente da tutta Italia, solo per quell'unico posto di lavoro. Non solo dal Veneto e nordest, ma si sono iscritte persone perfino da Puglia, Sardegna e Sicilia. E alcune pure di origine straniera, tra cui un tunisino, un marocchino e due dall'est Europa.

«Siamo tutti spinti da una forza interiore fatta di motivazione e speranza» ha affermato una signora prima di entrare in aula. Un sentimento comprensibile, dato che con la crisi di oggi giorno tanti vedono nell'assunzione all'interno di un ente pubblico una possibilità irripetibile: «posto fisso, buon stipendio e diritti del lavoratore tutelati e garantiti. Condizioni che attualmente si trovano solo nei sogni» ha aggiunto un altro candidato con l'accento del sud.

Hanno avuto circa quattro ore a disposizione per cimentarsi in tre test differenti per sondare le conoscenze e capacità in vari ambiti: lingua straniera (francese o inglese), informatica e, ovviamente, la materia d'indirizzo, omnicomprensiva di nozioni su codice della strada, codice di procedura penale limitatamente alla parte di polizia giudiziaria, infortunistica stradale, codice penale, annona e commercio, edilizia ed ambiente, diritto costituzionale e amministrativo degli enti locali, oltre ad una solida panoramica sui diritti e doveri del pubblico dipendente.

Per lo svolgimento della prova gli esaminandi sono stati suddivisi tra le varie aule della scuola. Hanno concluso alle 18 e da quel momento gli incartamenti sono passati nelle mani della commissione che si è immersa in una lunga correzione notturna no-stop, fino alle 13 di ieri pomeriggio.

Dopo la fase scritta, da cui sono passati solo 28 candidati con voti piuttosto bassi, il concorso proseguirà oggi pomeriggio al comando di polizia in via Pasini. A partire da mezzogiorno si procederà con la parte orale, in cui i candidati finiranno sulla graticola della commissione che li interrogherà sul pacchetto completo del programma d'esame. Al termine della selezione solo uno verrà giudicato idoneo e potrà vestire la divisa della polizia locale, calandosi nelle strade del comprensorio. Gli altri finiranno in una graduatoria da cui anche altri enti potranno pescare per l'eventuale copertura di posti vacanti e disponibili nello stesso profilo professionale.

Silvia Dal Ceredo

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