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«Concorso illegittimo»
Direttore Ipab si dimette

L’ingresso dell’ente assistenziale La Casa. S.D.C.L’ex direttore Michele Testa. S.D.C
L’ingresso dell’ente assistenziale La Casa. S.D.C.L’ex direttore Michele Testa. S.D.C
L’ingresso dell’ente assistenziale La Casa. S.D.C.L’ex direttore Michele Testa. S.D.C
L’ingresso dell’ente assistenziale La Casa. S.D.C.L’ex direttore Michele Testa. S.D.C

La Regione considera “illegittimo” il bando con cui è stato assunto il direttore generale dell’ente assistenziale La Casa, e lo stesso si dimette per consentire di fare chiarezza e di procedere con un nuovo bando: si ripresenterà quasi sicuramente candidato, avendo nel frattempo maturato l’esperienza considerata necessaria.

Una matassa ingarbugliata quella che ha portato, ad inizio mese, alle dimissioni di Michele Testa. E che nasce da una segnalazione a Venezia di un consigliere del Cda, a testimonianza dei malumori che da tempo investono l’ente. Come spiega il presidente Beppe Sola, nel frattempo sarà nominato un direttore “a scavalco” in accordo con un ipab del Veronese, in corso di individuazione.

Lo scontro è su una data, il 30 dicembre, in cui la Regione vara nuove regole per i bandi e richiede che un direttore abbia almeno 5 anni di esperienza. Testa non ci arriverebbe per una questione di mesi ma il bando, a Schio, era stato emesso e la procedura di selezione completata il 29 dicembre, proprio il giorno prima e vigente la legge che di anni di esperienza ne chiede solo tre. Ma la Regione dice che le nuove regole vanno rispettate e pretende un nuovo bando. Il direttore toglie le castagne dal fuoco e lascia il posto. L’ente si accorda con la Regione e trova il modo di uscire senza troppi danni dalla faccenda. Resta il fatto che per tutto il 2017 l’ex dirigente ha preso lo stipendio che dovrà presumibilmente restituire pur avendo lavorato, creando l’ipotesi di danno erariale che potrebbe comportare il commissariamento de La Casa. In via Baratto sono convinti che non succederà, ma intanto esplode la polemica politica.

«In tre anni abbiamo visto un presidente sfiduciato, ricorsi e contestazioni attorno ad un ente che è un fiore all’occhiello per la città - afferma il capogruppo Pd, Giovanni Battistella - e che garantisce, attraverso 420 dipendenti, servizi di qualità ai 400 ospiti. Cosa sta facendo il sindaco nel frangente? Se ne sta occupando? Siamo preoccupati per le lotte interne e siamo convinti che serva un indirizzo politico». Battistella preannuncia battaglia in Consiglio comunale ma il sindaco Valter Orsi replica: «È vero, l’ente funziona bene e i servizi sono garantiti nonostante manifestazioni di disagio isolate. Il bando è regolare, secondo il Cda e anche secondo noi, presentando un ricorso avremmo avuto alte possibilità di successo, ma si è preferito una soluzione più collaborativa. Mi sono incontrato con il Cda che credo abbia fatto una scelta intelligente. Non serve andare alla guerra, soprattutto se di mezzo c’è un servizio di qualità che funziona».

In autunno La Casa avrà il nuovo direttore ma nel frattempo si prosegue nella situazione di incertezza che sta caratterizzando questa gestione.

Mauro Sartori

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