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«Compromessa un’importante indagine»

L’acceso confronto fra Carlo Cunegato e il sindaco Valter Orsi in aula.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl comandante Giovanni  Scarpellini fra il pubblico ieri sera
L’acceso confronto fra Carlo Cunegato e il sindaco Valter Orsi in aula. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl comandante Giovanni Scarpellini fra il pubblico ieri sera
L’acceso confronto fra Carlo Cunegato e il sindaco Valter Orsi in aula.  FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl comandante Giovanni  Scarpellini fra il pubblico ieri sera
L’acceso confronto fra Carlo Cunegato e il sindaco Valter Orsi in aula. FOTOSERVIZIO DONOVAN CISCATOIl comandante Giovanni Scarpellini fra il pubblico ieri sera

«A causa di tutta questa situazione innescata dall'interrogazione del consigliere comunale Carlo Cunegato, capogruppo di Tessiamo Schio, un'importante indagine antidroga della polizia locale è stata gravemente pregiudicata». Lapidario il sindaco Valter Orsi ieri sera ha comunicato all'aula consiliare, gremita da un numeroso pubblico, quanto il comandante Giovanni Scarpellini ha scritto ufficialmente alla procura in questi giorni, come ultimo capitolo di una vicenda, per alcuni aspetti non ben definita, cominciata a febbraio. Insomma l'indagine relativa all'ormai ribattezzato “caso della droga in Valletta” sarebbe sfumata a causa del polverone sollevato da vari fronti, e non solo da quello politico. LA VICENDA. L' “affaire” era scoppiato a seguito di un comunicato stampa inviato dalla polizia locale e relativo ad un'operazione effettuata il 18 febbraio dalla polizia locale del Consorzio Alto Vicentino nei parchi di Valletta e Castello, in cui una studentessa quindicenne era stata fermata, grazie al fiuto del cane antidroga Rocky, con 19 palline di hashish (in tutto 7,7 grammi) e tre agglomerati di marijuana per complessivi 2,6 grammi. La giovane aveva dichiarato che a vendergliele era stato un immigrato africano. Alcune settimane dopo il consigliere comunale Carlo Cunegato aveva presentato un'interrogazione al sindaco Valter Orsi, chiedendo lumi sul fatto che, in base alla sue informazioni ottenute dal mondo della scuola in cui lavora, a lui risultava che un'operazione analoga era stata effettuata il 19 febbraio in una scuola di un altro comune, con protagonista sempre una minorenne di quindici anni e portando al recupero delle medesime quantità di droga leggera. Sui social ha poi ribadito la questione, chiedendosi se per caso non si fosse «arrivati ad inventare una notizia per delegittimare qualche immigrato». Nel frattempo dalla polizia locale il comandante Giovanni Scarpellini confermava a più riprese l'esistenza di un fascicolo in procura presso il tribunale dei minorenni di Venezia e in seguito sottolineava come «lo spaccio di stupefacenti fosse avvenuto nel pomeriggio di domenica 18 febbraio a Schio nel parco della Valletta». LA SEDUTA. Ieri sera in consiglio Cunegato ha ribadito nuovamente la sua richiesta, cercando di ottenere una risposta chiara. «Dove e quando sono avvenuti i fatti? Si è trattato di due operazioni consecutive? O di un'incredibile coincidenza? Nessuno vuole fare un processo a nessuno, anzi la stima da parte mia verso il comandante non è mai stata messa in dubbio, ma siccome nella vicenda ci sono delle contraddizioni evidenti, vorrei solo capire in modo chiaro cosa è successo». Il sindaco Orsi però non ha fornito risposte precise perchè «trattandosi di un'indagine ancora in corso e che inoltre coinvolge una minorenne – ha spiegato – gli atti istruttori sono secretati e nemmeno il sindaco può accedervi». I dubbi a Cunegato e ad altri rimangono. Per Orsi il consigliere, accusato di agire come «militante dei centri sociali», ha messo in piedi una «macchina dell'infamia contro la polizia locale e il comandante Scarpellini. Questo è un caso delicato di lotta agli stupefacenti che vede coinvolta una minore, da trattare quindi con una certa etica. Certo non sarò io ad insegnare al comandante, con la sua esperienza ventennale, come fare il suo lavoro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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