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Cinque quartieri
appesi al filo
dell’affluenza

È oggi il giorno della verità per i cinque quartieri rimasti ancora orfani del proprio consiglio. In Centro, a Poleo, Ss. Trinità, Magrè e ne nuovo quartiere di Santa Croce oggi dovranno recarsi alle urne almeno il 15% dei residenti, altrimenti non l’elezione sarà annullata e la circoscrizione rimarrà senza rappresentanti. Sono circa 26 mila i cittadini interessati.

Tra le persone intervistate ieri in piazza, la maggiornanza sapeva dell’elezione e gli intenzionati a votare erano quasi lo stesso numero di coloro che avevano deciso di non farlo. Se questo campione fosse rappresentativo degli scledensi, non ci sarebbero problemi. Ma la precedente tornata in cui solo il Tretto e Giavenale sono riusciti ad eleggere il proprio “parlamentino” insegna che esiste una maggiornaza che non parteciperà.

Tra chi crede nell’importanza dei Cdq, la motivazione prevalente è quella di «avere un tramite con il Comune», come sostiene Massimo Girotto. Una persona che sia «conosciuta direttamente» secondo Caterina Slaviero. «E che poi sia presente» aggiunge. Insomma: «che veda coi propri occhi i problemi del quartiere», sottolinea Francesco Carollo, il quale vede con favore la maggior presenza di candidati giovani rispetto al passato.

Molti giovani invece, come Marco Pierobon, non conoscono «il ruolo dei Cdq». Altri non conoscono i candidati, o non credono all’ incisività della loro azione. Altri come Chiara Berno si dicono «sfiduciati verso le elezioni in generale», mentre c’è anche chi vorrebbe votare, come come Adelina Krasniq, «per poter segnalare a qualcuno i problemi della mia via», ma non può. I residenti privi di cittadinanza italiana, infatti, sono esclusi dal voto.

Per sconfiggere l’astensionismo i candidati di alcuni quartieri, come quelli del Centro, hanno cercato di coinvolgere gli elettori nella stesura del programma. Molti confidano che andrà come nel 2009 quando il flop del primo turno attirò più persone al secondo. L’andamento della votazione, in ogni caso, avrà anche un risvolto politico. La giunta attuale infatti ha scommesso sul mantenimento dei Cdq elettivi, mentre la precedente li voleva eliminare.

Elia Cucovaz

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