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Chiude l’ultimo negozio di tessuti

Palma Piazzo detta Mina, 82 anni, da 67 dietro il bancone del negozio di famiglia.  ZILLIKENIl logo di locale storico assegnato dalla Regione al negozio.  K.Z.
Palma Piazzo detta Mina, 82 anni, da 67 dietro il bancone del negozio di famiglia. ZILLIKENIl logo di locale storico assegnato dalla Regione al negozio. K.Z.
Palma Piazzo detta Mina, 82 anni, da 67 dietro il bancone del negozio di famiglia.  ZILLIKENIl logo di locale storico assegnato dalla Regione al negozio.  K.Z.
Palma Piazzo detta Mina, 82 anni, da 67 dietro il bancone del negozio di famiglia. ZILLIKENIl logo di locale storico assegnato dalla Regione al negozio. K.Z.

Karl Zilliken Metri e metri di tessuti pregiati srotolati e tagliati negli anni per confezionare giacche, cappotti, pantaloni e bluse. Mercoledì, l'ex Sartoria Piazzo, locale storico dal 2012, chiuderà i battenti facendo calare la saracinesca su quasi 90 anni di storia. L'abile sarto Alberto Piazzo, infatti, nel 1930 aveva aperto il suo atelier, sempre in via Fusinato 23 dove già nel 1950 la figlia Palma, che tutti conoscono con il diminutivo di Mina, aveva iniziato a lavorare tra forbici enormi e ferri da stiro da sette chili. Ora che Mina di anni ne ha 82, dopo aver da tempo abbandonato la sartoria per dedicarsi al commercio di tessuti e aver “conquistato” la pensione già una ventina di anni fa, è giunto il momento di mettere la parola fine all'ultimo negozio di vicinato di tessuti di Schio (ne resta uno a Vicenza per quanto riguarda la Provincia) e ad uno degli ultimi baluardi di via Fusinato. E dopo la chiusura, cosa farà? Io resto qui. Abito sopra la bottega. Credo che utilizzerò tutti i tessuti che sono rimasti invenduti per confezionare abiti per i miei nipoti e pronipoti. Oltre all'età, la crisi ha influito sulla scelta? No, nel mondo dei tessuti risentiamo di un calo dagli anni '90 ma ho sempre tenuto duro. Ho sempre lavorato con amore per la mia città e perché, grazie a papà, tra i tessuti ci sono nata. E prima dei '90? Tra i '70 ed '80 c'è stato un vero e proprio “boom”. Venivano clienti da Vicenza per i nostri tessuti. Anche da Milano. Avevamo clienti tra i sarti e le case di alta moda, con grandi richieste per tartan e tessuti composti da lane scozzesi. Ma non solo. .. Una delle più grandi soddisfazioni è stata la commissione di grandi quantità di tessuto per foderare i sedili degli autobus. Dimenticavo: abbiamo avuto moltissimi clienti da Trento per le nostre coperte di lana. Non ha mai pensato di spostarsi? No, anche se da qui il centro è lontano. Non direi... E invece sì, sembra strano perché basta girare l'angolo ma il passaggio cambia. Anche per questo quasi tutti i negozi qui hanno chiuso? C'erano due alimentari, due macellai, un negozio di frutta e verdura, un parrucchiere ed una trattoria, oltre ad uno stallo coperto per i cavalli. Ora non resta più niente. Ma questo non è solo un negozio Beh, sì. Ora che c'è lei non sono entrate ma c'erano delle signore che hanno guardato e che sarebbero venute qui a fare due chiacchiere. In molti passano di qui, sanno che sono dentro e si fermano. Altre curiosità? Siamo anche un “ufficio turistico”, entrano e ci chiedono indicazioni. Non è riuscita a trovare qualche giovane da formare? Non hanno interesse per questo settore e per la sartoria. Non sanno nemmeno attaccare un bottone ma a proposito di giovani... Dica Vorrei fare un augurio ai ragazzi che si mettono in proprio. Ci sono tante chiusure per le spese, tenete duro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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