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Schio

Caso profughi
Città blindata
e divisa in due

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La stazione ferroviaria blindata
La stazione ferroviaria blindata
La stazione ferroviaria blindata
La stazione ferroviaria blindata

SCHIO. Dalle molestie sessuali di un richiedente asilo ai danni di una giovane, alla doppietta di manifestazioni in piazza tra chi è favorevole all'accoglienza e chi invece no.

Ancora una volta la città di Schio si divide, con le forze di destra da un lato e la controparte di sinistra dall'altra. In mezzo, come accade ogni mese di luglio in occasione della ricorrenza dell'Eccidio, un ampio dispiegamento di forze dell'ordine che desta non poca curiosità e perplessità tra la cittadinanza.

Il comitato Prima Noi aveva organizzato per ieri pomeriggio alle 16 un'assemblea pubblica all'aperto al parco Donatori di sangue per affrontare il tema della sicurezza correlato alla presenza di richiedenti asilo in città. Iniziativa che però gli stessi organizzatori hanno deciso di annullare, dopo aver appurato che il comitato Alto Vicentino Accoglie (Ava) aveva promosso una contromanifestazione nel piazzale della stazione ferroviaria, per contestarli. Ma tensioni c'erano state anche al mattino al mercato fra Casa Pound, presente con un banchetto, e i "pro accoglienza". 

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