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Caos rifiuti, 5 mila
ancora senza kit
Tanti gli stranieri

I nuovi bidoni multiutenza per la frazione umida. FOTO DONOVAN CISCATOLa fila di utenti davanti all’ufficio di distribuzione dei kit. E.CU.
I nuovi bidoni multiutenza per la frazione umida. FOTO DONOVAN CISCATOLa fila di utenti davanti all’ufficio di distribuzione dei kit. E.CU.
I nuovi bidoni multiutenza per la frazione umida. FOTO DONOVAN CISCATOLa fila di utenti davanti all’ufficio di distribuzione dei kit. E.CU.
I nuovi bidoni multiutenza per la frazione umida. FOTO DONOVAN CISCATOLa fila di utenti davanti all’ufficio di distribuzione dei kit. E.CU.

Nell’era della raccolta differenziata l’integrazione passa anche... dalla pattumiera. E per far si che il nuovo sistema di conferimento dei rifiuti in partenza il 6 giugno trovi pronte anche le comunità straniere, ecco che il Comune mette in campo i “mediatori della spazzatura”. Per spiegare agli scledensi non italiani le nuove regole per il conferimento dei rifiuti l’amministrazione ha invitato le comunità straniere ad un’apposita serata in cui mediatori culturali chiariranno a voce e per iscritto cosa cambia nel porta a porta dopo il pensionamento delle campane stradali.

Si tratta di una questione da non sottovalutare. A 15 giorni dall’entrata in vigore del nuovo metodo cominciano già a vedersi in giro i nuovi contenitori stradali multiutente per la raccolta dell’umido, ma sono in migliaia quelli che non hanno ancora ritirato il kit per la nuova raccolta. Secondo il Comune infatti, conclusa lai distribuzione nei quartieri, è stato coperto circa il 75% delle utenze Tari domestiche e non. Un quarto degli oltre 20 mila contribuenti quindi deve ancora richiedere i sacchetti per la carta e gli imballaggi in plastica e metallo, oltre a quelli “microchippati” per il secco e alla chiave per i bidoni degli organici.

In questi giorni si attende dunque il picco dei ritardatari nell’unico punto di distribuzione attivo in galleria del lanificio Conte, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 9 alle 18. Solo questa settimana si potrà accedervi anche tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 17.30 e sabato dalle 9 alle 13. Ieri alle 12.30 la coda era di mezz’ora. Indispensabile avere con sé la lettera inviata dal Comune, che può essere richiesta anche in in municipio. Tra le categorie ancora indietro ci sono gli stranieri, il 13% circa dei cittadini, pari a circa 2 mila famiglie, che se non altro per motivi linguistici possono trovare più difficoltà a capire il cambiamento.

Alla riunione loro dedicata potranno ritirare i sacchetti. I rappresentanti delle comunità sono fiduciosi: «Sarebbe stato utile che le lettere spedite a casa fossero scritte anche in una seconda lingua: inglese, francese o arabo - sostiene il referente dell’associazione liberiana “Libasy” Giuseppe Muriano - L’incontro sarà importante perché le comunità sono un punto di riferimento». «Già 20 giorni fa abbiamo fatto una riunione sul tema - afferma Islam Zahidul del “Bangladesh cultural center” - E ne faremo un’altra domenica. Altri non sono così organizzati». Ieri comunque in coda al Conte c’erano scledensi “doc” con le idee ancora confuse. Anche loro dovranno integrarsi.

Elia Cucovaz

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