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Schio

Blitz a scuola
e gli studenti
insorgono

L'azione odierna del coordinamento studentesco Altovicentino davanti al liceo Zanella
L'azione odierna del coordinamento studentesco Altovicentino davanti al liceo Zanella
L'azione odierna del coordinamento studentesco Altovicentino davanti al liceo Zanella
L'azione odierna del coordinamento studentesco Altovicentino davanti al liceo Zanella

SCHIO. A seguito della polemica esplosa tra la polizia locale del Consorzio Altovicentino con il suo comandante Giovanni Scarpellini e il consigliere comunale Carlo Cunegato (Tessiamo Schio), in merito ad un'operazione antidroga svoltasi nel territorio e che ha visto coinvolta una studentessa minorenne, i coetanei del Coordinamento studentesco Altovicentino questa mattina sono scesi in campo con un'azione di protesta e volantinaggio davanti alle scuole e in particolare di fronte al liceo Zanella. «Non è la prima volta che, nel territorio dell’Altovicentino e non solo, avvengono blitz di questo tipo all’interno delle scuole - hanno sottolineato i giovani -. Si tratta di una pratica ormai ampiamente normalizzata: presidi che vogliono mostrare segnali educativi di legalità e forze dell’ordine che pretendono di arginare il consumo di sostanze facendo irruzione negli istituti. La creazione di un clima di terrore con blitz da parte di uomini in divisa accompagnati da cani antidroga che perquisiscono e in qualche caso addirittura arrestano gli studenti, rappresenta il fallimento del processo educativo che sfocia così nella repressione e nell’autoritarismo. Trattare in questo modo il problema della dipendenza dall’uso di sostanze da parte dei  giovani è del tutto controproducente: le scuole dovrebbero preoccuparsi di fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per un consumo consapevole e le informazioni sui rischi in cui si incorre nei casi di abuso delle sostanze, incentivando il dialogo e il confronto. L’accaduto ci sembra ancora più grave considerato che dalla cronaca degli ultimi giorni emerge che chi si dovrebbe occupare della sicurezza dei cittadini divulga notizie la cui veridicità viene messa in dubbio sui giornali locali. Consideriamo, ad ogni modo, la presenza di forze dell’ordine nelle scuole inaccettabile così come è intollerabile l'esistenza di politiche proibizioniste e repressive rispetto al consumo di droghe leggere. Fuori la polizia dalle scuole!».

Silvia Dal Ceredo

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